I mercati aprono la settimana con incertezze, in attesa della riunione della Federal Reserve (Fed) prevista per mercoledì. In Cina, le vendite al dettaglio di novembre hanno registrato una crescita debole, alimentando preoccupazioni sull’economia cinese. La Fed è attesa ad un possibile taglio del tasso di interesse di 25 punti base, ma i mercati rimangono cauti riguardo alle future politiche monetarie, data l’inflazione ancora elevata.
Un sondaggio del Financial Times indica che la Fed adotterà un approccio cauto sui tassi per timore che le politiche dell’amministrazione Trump possano contribuire a una maggiore inflazione l’anno prossimo. Intanto, il Bitcoin ha toccato un nuovo record storico superando i 106.000 dollari, grazie alle aspettative che l’amministrazione americana favorisca una regolamentazione delle valute digitali.
Oggi i future a Wall Street mostrano debolezza, mentre i rendimenti dei Treasury a 10 anni si sono stabilizzati intorno al 4,4%. In Asia, i rendimenti dei titoli di Stato cinesi sono scesi sotto il 2%, evidenziando timori riguardo alla “giapponesizzazione” dell’economia cinese. Durante una conferenza, i leader cinesi hanno richiesto sforzi per incrementare i consumi, senza fornire indicazioni chiare sulle misure da adottare.
Nei mercati valutari, lo yen giapponese si è indebolito dello 0,2% sul dollaro, e il renminbi cinese è sceso sotto 7,28, a seguito di dati deludenti sulle vendite al dettaglio cinesi. Anche i mercati asiatici mostrano debolezza; Tokyo è poco mossa in vista della riunione della Bank of Japan (BoJ). Gli analisti si aspettano un atteggiamento più aggressivo da parte della BoJ, ma alcuni prevedono che i tassi rimarranno invariati.
A Shanghai il mercato è piatto, mentre Hong Kong arretra. In Corea del Sud, il leader conservatore ha rassegnato le dimissioni dopo l’impeachment del presidente. Gli investitori attendono con interesse i dati preliminari sui PMI dell’Eurozona e degli Stati Uniti, soprattutto considerata la recente debolezza dell’economia europea.
Le vendite al dettaglio americane e l’indice PCE sono attesi questa settimana, insieme a vari incontri di banche centrali. Gli analisti si mostrano più cauti e prevedono che il mercato azionario possa essere soggetto a prese di profitto. La stabilità dei tassi obbligazionari e l’andamento dell’euro rispetto al dollaro sono elementi chiave da monitorare. Nonostante le tensioni geopolitiche, il prezzo del petrolio risulta stabile, con fluttuazioni verso il basso.