A meno di un mese dallo sciopero di medici e infermieri del 20 novembre, il Rapporto su Salute e Ssn dell’Osservatorio Salute, Legalità, Previdenza di Fondazione Enpam e Eurispes mette in luce una situazione allarmante del sistema sanitario italiano. La mancanza di personale è diventata urgente, con medici e infermieri sempre meno numerosi in corsia, molti dei quali con contratti a tempo determinato e retribuzioni inferiori del 22% rispetto ai colleghi di altri Paesi europei. Il contesto lavorativo è caratterizzato da aggressioni sempre più frequenti, portando a un tasso di burnout del 52% per i medici e del 45% per gli infermieri.
Particolare attenzione è dedicata ai Servizi psichiatrici di diagnosi e cura (Spdc), dove quasi il 49% degli operatori ha subito violenze negli ultimi due anni. Le aggressioni provengono spesso da pazienti con gravi problemi psichiatrici e storie di abuso di sostanze, con il 20% delle violenze attribuibili a “pazienti difficili”. Un dato preoccupante è che il 69% degli operatori non denuncia tali eventi per paura di ritorsioni o per mancanza di fiducia nel sistema, una reticenza particolarmente diffusa tra le operatrici donne. Le violenze documentate dal sindacato Nursing Up includono casi drammatici come tentativi di strangolamento, accoltellamenti e aggressioni a più professionisti in vari ospedali e strutture, evidenziando un incremento allarmante di episodi violenti, relazionati anche a difficoltà di gestione nei reparti ed elevato sovraffollamento.
Il sindacato sollecita interventi per migliorare la sicurezza nei reparti e nei pronto soccorso, attraverso protocolli chiari e una maggiore presenza di agenti di sicurezza. Inoltre, chiede supporto psicologico per gli operatori e l’ampliamento degli spazi per i pazienti difficili, al fine di alleviare la pressione sui reparti. Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, sottolinea la necessità di affrontare l’emergenza della violenza nel settore sanitario e richiede cambiamenti radicali per garantire la sicurezza e la dignità degli operatori della salute mentale. Questo contesto di crescente insicurezza rappresenta una grave crisi per il sistema sanitario italiano e richiede un intervento immediato.