Il sostituto procuratore presso la DDa di Roma, Mario Palazzi, ha partecipato alla presentazione del libro “Algoritmo criminale: IA, mafie e web”, evidenziando l’importanza di potenziare gli strumenti a disposizione per combattere le nuove forme di criminalità organizzata. Palazzi ha sottolineato come il contesto attuale, caratterizzato dall’uso crescente della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, possa rappresentare sia un’opportunità sia una minaccia per le autorità che si occupano di contrastare le mafie.
Nel suo intervento, il procuratore ha messo in luce la necessità di investire in risorse e competenze per affrontare efficacemente le sfide poste dalle mafie moderne, che si avvalgono di piattaforme digitali per espandere le loro operazioni illecite. La digitalizzazione presenta infatti nuove modalità di infiltrazione nei mercati e nelle comunità , rendendo essenziale un approccio multidisciplinare che integri leggi, tecnologia e formazione.
Un altro punto focale della presentazione è stato l’impatto dell’IA nel monitoraggio delle attività mafiose. Palazzi ha sostenuto che l’intelligenza artificiale può essere un alleato prezioso per le forze dell’ordine, poiché consente una raccolta e analisi dati più efficiente, offrendo strumenti avanzati per la previsione e l’identificazione di comportamenti sospetti. Tuttavia, ha anche avvertito dei rischi associati a questo uso, inclusi i temi della privacy e dell’etica, sottolineando l’importanza di un equilibrato utilizzo delle tecnologie.
Inoltre, Palazzi ha messo in evidenza la necessità di una maggiore collaborazione internazionale per contrastare le mafie che operano su scala globale. Le mafie non conoscono confini e, pertanto, è fondamentale che le autorità di diversi paesi si uniscano in alleanze strategiche, condividendo informazioni e risorse per costringere i gruppi criminali ad affrontare una resistenza sempre più forte.
Infine, il sostituto procuratore ha concluso il suo intervento rilevando come la società civile e le istituzioni debbano lavorare insieme per promuovere una cultura della legalità , essenziale per prevenire l’infiltrazione mafiosa nelle comunità e nelle economie locali. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile proteggere i valori democratici e garantire un futuro libero da criminalità organizzata.