I mercati mostrano cautela in vista della riunione della Fed, con i futures di Wall Street che cercano di riprendersi dopo il calo di ieri. Si prevede un taglio dei tassi d’interesse da parte della banca centrale americana di un quarto di punto, ma l’incertezza rimane sulla futura direzione del costo del denaro negli Stati Uniti. Si attende anche il pronunciamento della Bank of Japan, anche se recenti commenti dei funzionari hanno ridotto le aspettative di un incremento dei tassi in Giappone. Di conseguenza, lo yen si è indebolito e la Borsa di Tokyo ha registrato un arretramento, mentre i mercati asiatici, in particolare in Cina, hanno mostrato segni di recupero. Pechino ha annunciato un aumento del deficit di bilancio dal 3% al 4% del PIL per il 2025 con l’obiettivo di una crescita economica del 5%. Questo piano prevede una spesa aggiuntiva finanziata anche attraverso nuove emissioni di debito.
Il Bitcoin continua a salire, superando i 108.000 dollari, mentre il dollaro si rinforza e l’euro è in leggera diminuzione a 1,05. Le aspettative sono che la Fed attenuerà il ritmo dei tagli dei tassi nel 2025, a causa di un’inflazione potenzialmente più alta. Negli Stati Uniti, i futures sono leggermente positivi dopo il calo degli indici di New York, con rendimenti dei T-Bond in leggera ripresa. Nell’Eurozona, i futures sull’EuroStoxx sono negativi, e le borse europee hanno chiuso in calo, tranne Parigi, nonostante le affermazioni di Christine Lagarde che il “peggio è alle spalle.”
In Asia, la Banca d’Indonesia dovrebbe mantenere i tassi invariati per sostenere la rupia, mentre la banca centrale thailandese seguirà lo stesso approccio. Domani, la banca centrale delle Filippine ridurrà il tasso di riferimento per la terza volta consecutiva. In Giappone, il Nikkei arretra, e i titoli di Nissan e Honda sono sotto osservazione a causa di possibili colloqui di fusione. Shanghai e Hong Kong guadagnano terreno, mentre a New York, il Dow Jones ha chiuso a -0,61%. Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti mostrano una crescita superiore alle attese, suggerendo che l’economia rimane robusta.
In Canada, l’indice del clima aziendale è sceso, e ci sono timori per i rincari tariffari di Trump. In Europa, Moody’s valuta un possibile downgrade del rating della Francia. Infine, il prezzo del petrolio si è stabilizzato, mentre gli analisti monitorano le dinamiche globali.