Con ‘Wanted’, Miky Degni torna alla Pop Art con un’opera grafica che sarà esposta al Centro Culturale Artisti di via Bagutta, a Milano, dal 13 al 29 dicembre. Questa creazione ha un forte impatto visivo e comunica la drammaticità del momento storico attuale, che coinvolge il mondo intero, senza necessità di molte spiegazioni.
I colori utilizzati nell’opera evocano simbolicamente un Paese in rovina. Il mirino intorno all’occhio di un uomo simboleggia il male, che risulta banale e incomprensibile e che ha la forza di annullare il concetto stesso di umanità. L’artista mette in evidenza l’assenza di pensiero critico nell’individuo, che è disposto a tutto pur di perseguire il proprio interesse, collegando questa mancanza alla degradazione fisica e intellettuale della vita umana.
‘Wanted’ rappresenta un’incarnazione di Putin, il quale è oggetto di un mandato di cattura internazionale. Quest’opera non è in vendita, ma è offerta gratuitamente a chi desideri riprodurla in qualsiasi formato. È un’opera divulgabile, scaricabile e condivisibile su ogni piattaforma, promuovendo un dialogo intimo con se stessi e incoraggiando l’individuo a sviluppare empatia e capacità di giudizio nei confronti della attuale situazione storico-politica.
Degni utilizza la sua arte per invitare alla riflessione su temi attuali, rendendo l’osservatore partecipe di un discorso che va oltre la semplice fruizione estetica. In questo modo, ‘Wanted’ non è solo un’opera grafica, ma un invito a interrogarsi sulle implicazioni etiche e sociali di ciò che accade nel mondo. La decisione di rendere l’opera accessibile a tutti amplifica il messaggio, visto che chiunque può contribuire alla sua diffusione e riflessione.
In sintesi, ‘Wanted’ è un’opera che affronta questioni profonde e urgenti attraverso un linguaggio visivo contemporaneo, tipico della Pop Art. La sua esposizione a Milano diventa così un’occasione per esplorare insieme la drammatica realtà dei nostri tempi. Questo progetto propone un’arte che non solo rappresenta, ma interroga e invita all’azione, rendendo ciascuno di noi partecipe del discorso sociale.