Negli ultimi anni, in particolare dopo la pandemia, si è manifestata sui social una crescente attenzione verso la salute mentale e l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Tra le nuove tendenze spicca lo ‘sleepmaxxing’, ovvero l’idea di ottimizzare il sonno per garantirne un riposo profondo e rigenerante. Su TikTok, il termine ha generato oltre 125 milioni di video, dove vengono condivisi metodi e consigli per migliorare la qualità del sonno, che vanno da pratiche eccentriche, come l’uso di occhiali e maschere particolari, a tecniche più tradizionali di meditazione e rilassamento. Anche un semplice kiwi prima di coricarsi è suggerito come rimedio.
Questa pratica coinvolge l’adozione di diverse tecniche, routine e dispositivi per rendere il sonno più efficace, ma può anche comportare cambiamenti significativi nello stile di vita e nel contesto in cui si dorme. La crescente necessità di un sonno di qualità deriva dalla frenesia della vita moderna, che spinge i giovani verso comportamenti poco salutari, come rimanere svegli fino a tardi a scrollare i social o rimuginare sulle preoccupazioni quotidiane, con il rischio di burnout. Gli studi evidenziano un aumento dei disturbi del sonno tra diverse fasce di età e, di conseguenza, anche le ricerche online riguardanti i sintomi dell’insonnia sono in crescita.
Lo sleepmaxxing si presenta come un fenomeno visivo, adatto ai formati brevi di TikTok e sfruttato dalla creatività degli influencer. Gli approcci per ottenere un sonno migliore sono molteplici: dai dispositivi di monitoraggio del sonno ai cuscini speciali, dai pigiami intelligenti a podcast pensati per facilitare l’addormentamento. Si consigliati anche metodi come l’uso di coperte pesanti per l’ansia o schemi di sonno polifasico, che prevedono più pisolini diurni.
Tuttavia, sebbene un buon sonno possa migliorare la salute, esistono rischi associati a questa ossessione. La ‘Orthosomnia’ è il termine che descrive l’ansia di raggiungere un sonno ideale. Inoltre, l’uso inadeguato della tecnologia potrebbe disturbare il riposo. Infine, poiché questa tendenza nasce dai social, ci sono timori di aspettative irrealistiche e disinformazione. Quindi, pur partendo da ottime intenzioni, lo sleepmaxxing deve essere affrontato con cautela.