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sabato, 21 Dicembre, 2024
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Oggi il Voto Finale sulla Manovra: Bonus e Pensioni, Cosa Aspettarsi

Il testo della manovra è attualmente in aula alla Camera, con un voto finale previsto per questa sera dopo la fiducia espressa stamattina. Le opposizioni protestano per il ritardo della seduta, mentre Ciriani si scusa. La legge di bilancio 2025, ammontante a circa 30 miliardi lordi, prevede una riduzione del cuneo fiscale e la introduzione di tre aliquote Irpef, con un impatto di 18 miliardi sul testo, pensando di favorire i redditi medio-bassi.

Quest’anno, la manovra è stata condizionata dagli impegni presi nel piano strutturale di bilancio a sette anni, rispettando le regole del patto di stabilità Ue. Per riportare il deficit/Pil sotto il 3% entro il 2026, è stata impostata una rigorosa revisione della spesa. Le previsioni di crescita del Pil per il 2024 sono state riviste al ribasso, con l’Istat che stima un incremento dell’0,5%.

Le risorse governative saranno concentrate su alcune voci di spesa, inclusi il sistema sanitario, con un finanziamento aggiuntivo e politiche per affrontare l’inverno demografico. Per il finanziamento si prevede l’anticipo delle imposte differite delle banche e assicurazioni.

Le opposizioni hanno criticato la manovra, specialmente per quanto riguarda il settore sanitario, segnalando stanziamenti insufficienti. Ci sono stati anche scioperi indetti da Cgil e Uil in protesta per l’assenza di interventi su pensioni, salari e lavoro.

Tra le modifiche proposte, spicca una norma riformulata sul divieto di incarichi retribuiti da soggetti extra Ue per i parlamentari. È stato introdotto un nuovo meccanismo di detrazione fiscale, limitando il vantaggio per i redditi alti e introducendo un quoziente familiare per le detrazioni stesse.

Per incentivare la natalità, verrà erogato un bonus di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato; il congedo parentale verrà esteso. Le detrazioni fiscali subiranno una stretta per i redditi più alti.

Il finanziamento per la Metro C di Roma sarà ripristinato, con conferma dei fondi per proseguire la costruzione. Il superbonus edilizio sarà ridotto progressivamente. Altre misure riguardano il fondo per la famiglia, il bonus elettrodomestici e il credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale del Mezzogiorno, contribuendo in tal modo alla crescita occupazionale.

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