Finestre di pensionamento anticipato sono previste a 64 anni o tramite quota 103. L’Ecobonus per l’efficienza energetica continua, ma con una riduzione al 50% per le prime case e al 36% per gli altri immobili. Il bonus ristrutturazione rimane al 50% solo per le abitazioni principali. È introdotto un contributo fino a 100 euro per il rinnovo di grandi elettrodomestici e la rottamazione di quelli ad alto consumo. Si assiste a una graduale diminuzione del Superbonus. La tassazione delle mance per i lavoratori del settore ristorazione è in calo.
Vengono previsti contributi per gli oratori. Nella legge di Bilancio, approvata dalla Camera, trovano spazio misure in materia di previdenza, edilizia e welfare, toccando un’ampia parte della popolazione. In merito a pensioni, per favorire la flessibilità, sarà possibile cumulare previdenza obbligatoria e complementare a 64 anni. Chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 potrà utilizzare una rendita di pensione complementare per raggiungere l’importo minimo del trattamento, con agevolazioni per le madri. Tuttavia, aumenta il numero di contributi richiesti: dal 2025 i contributi passeranno da 20 a 25 anni, per poi arrivare a 30 dal 2030.
La quota 103 è riproposta per l’uscita anticipata, nonostante l’uso limitato di questa misura. L’INPS ha indicato che, delle 50.000 domande attese, solo 1.600 sono state presentate. I requisiti includono 62 anni di età e 41 anni di contributi da maturare entro il 2025. Per l’opzione donna, le lavoratrici con almeno 35 anni di contributi potranno scegliere anticipi per categorie specifiche.
Riguardo le pensioni minime, è previsto un aumento di 3 euro, portando l’assegno da 614,7 a 617,9 euro mensili. Forza Italia ha tentato emendamenti per incrementarlo a 620 euro, senza successo. L’Ecobonus è ridotto nel nuovo bilancio, scendendo al 50% per la prima casa e al 36% per le seconde case. Per i successivi anni, le aliquote caleranno ulteriormente.
La detrazione per ristrutturazione sarà prorogata ma differenziata. Per elettrodomestici, è previsto un bonus fino a 100 euro, con un limite di 200 euro per famiglie con Isee sotto i 25.000 euro. Infine, dal 1° gennaio si interrompono le agevolazioni fiscali per caldaie a combustibili fossili, nel rispetto di normative europee.
