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domenica, 22 Dicembre, 2024
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Una Magistratura Giudicante Indipendente dalla Requirente

Giuseppe Tango, giovane magistrato del lavoro di Palermo e presidente della Giunta dell’Anm, rifiuta l’idea che il processo a Matteo Salvini per il caso Open Arms sia stato un processo politico e sottolinea che la magistratura non intende interferire nella politica. In seguito all’assoluzione di Salvini, Tango evidenzia che la sentenza dimostra l’autonomia della magistratura, contrariamente alle accuse di un presunto accorpamento tra magistratura giudicante e requirente. Sottolinea inoltre come la questione della separazione delle carriere sia un falso problema che non risolverebbe le vere problematiche della giustizia italiana.

Riguardo alle dichiarazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha criticato il processo come fondato sul nulla, Tango invita a chiarire le sue affermazioni, ma osserva che la presenza di polemiche politiche è evidente. Tango si rifiuta di commentare nel merito della sentenza finché non sono disponibili le motivazioni ufficiali. Tuttavia, esprime preoccupazione per l’atmosfera tesa e violenta che circonda il processo, citando attacchi social alla Procura dopo la requisitoria in cui i PM avevano chiesto sei anni di condanna per Salvini. Ricorda che l’atmosfera ostile ha portato alla protezione di una delle magistrate, Giorgia Righi, con un servizio di scorta.

Tango sollecita un maggiore rispetto per il lavoro della magistratura, auspicando che le istituzioni, i politici e i media non alimentino tensioni che possano condizionare le decisioni giudiziarie. Afferma che la magistratura non è in conflitto con la politica, ma è vittima di attacchi quotidiani, continuando a svolgere il proprio dovere in nome del popolo italiano.

Richiama la necessità di garantire ai magistrati le condizioni adeguate per svolgere il loro lavoro, enfatizzando che attacchi personali e mancanza di risorse non aiutano a mantenere la serenità necessaria per il giudizio. Conclude ribadendo che il compito è servire il cittadino, mentre i PM del processo a Salvini, al momento, scelgono il silenzio e considerano la possibilità di un ricorso in appello, attesa per la decisione finale che dipende dalle motivazioni della sentenza.

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