Giorgia Meloni è stata dichiarata la “Persona più potente in Europa” da Politico.com. La leader del partito Fratelli d’Italia è passata rapidamente dall’essere vista come un’ultranazionalista radicale a primo ministro d’Italia, emergendo come una figura influente per Bruxelles e Washington. Meloni, con una storia politica che affonda le radici nel Movimento Sociale Italiano, ha giocato un ruolo chiave nell’ondata di estrema destra in Europa, capitalizzando sulla fragilità dei politici centrali.
Negli ultimi due anni, il governo di Meloni si è dimostrato uno dei più stabili nella storia dell’Italia post-bellica, nonostante l’alto debito pubblico. Questo è attrattivo per investitori stranieri che vedono un ambiente politico relativamente tranquillo. Il suo approccio diretto nei confronti dei rivali politici ha rafforzato la sua immagine di leader forte. Tuttavia, la consolidata stabilità del governo ha oscurato un regresso democratico in atto, inclusi attacchi alla libertà di parola e minacce a giudici che criticano la sua amministrazione.
Nonostante le critiche all’erosione delle libertà civili, i leader dell’UE tendono a minimizzare questi problemi, vedendo Meloni come un partner affidabile nelle questioni europee. Non a caso, la sua ascesa si colloca in un contesto di crescente consapevolezza all’interno dell’Unione sulla crisi migratoria, un tema che Meloni ha abilmente sfruttato. In collaborazione con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha negoziato accordi per limitare il flusso migratorio verso l’Europa.
Meloni ha presentato piani controverse, come l’esternalizzazione della detenzione dei migranti in Albania, che sono stati osteggiati dai giudici italiani, evidenziando le tensioni tra i suoi progetti e la legge. Nonostante queste sfide, Meloni ha catturato l’attenzione di altri leader europei desiderosi di imitare il suo approccio alla questione migratoria.
Inoltre, la sua relazione con Trump e figure come Elon Musk evidenzia l’importanza di una rete di alleanze strategiche. Meloni si distingue come parte di un fenomeno globale di populismo ultranazionalista, quindi la sua influenza potrebbe espandersi anche a livello internazionale, sfidando l’ordine costituito o mantenendo un equilibrio con le principali istituzioni come l’UE e la NATO.
