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martedì, 24 Dicembre, 2024
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Dal 2025 Addio alla Detrazione per i Figli: Impatti sulla Busta Paga

Dal 2025, i genitori con figli maggiorenni a carico non autosufficienti vedranno delle novità negative nelle loro buste paga, a causa delle recenti politiche del Governo Meloni. Queste decisioni colpiscono in particolare le famiglie con figli che rientrano nella categoria dei neet, cioè giovani che né studiano né lavorano e dipendono economicamente dai genitori. In Italia, a differenza di altri paesi europei, è comune che i giovani vivano ancora con i genitori anche dopo aver raggiunto la maggiore età.

Una delle misure più significative prevede l’eliminazione delle detrazioni fiscali per i figli a carico che hanno più di 30 anni. In passato, queste detrazioni consentivano di ridurre le tasse da pagare, con risparmi fino a circa 80 euro al mese, in base alla situazione economica della famiglia. La nuova normativa penalizza i genitori di figli adulti non autosufficienti, diminuendo pertanto il loro stipendio netto o aumentando la loro tassazione. Tuttavia, le detrazioni rimangono valide per i figli con disabilità.

Un figlio è considerato “a carico” se il suo reddito annuale è molto basso, con soglie differenti a seconda dell’età. Fino a 24 anni, il limite è di meno di 4.000 euro l’anno, mentre per gli adulti sopra questa soglia, è di meno di 2.840 euro. In questi casi, ai genitori sono riconosciuti risparmi significativi sull’IRPEF, come 950 euro all’anno per un figlio di almeno 3 anni.

Le nuove regole fiscali sono viste come una penalizzazione per le famiglie più povere, con effetti diretti sulla loro disponibilità economica: senza le detrazioni, la famiglia potrebbe trovarsi a subire una riduzione del reddito netto annuo che varia fra 950 e 1.150 euro. Inoltre, le recenti modifiche alle normative ISEE hanno reso più difficile la formazione di un nucleo familiare separato per i giovani maggiorenni a basso reddito, il che complica l’accesso all’Assegno di Inclusione.

La motivazione di queste misure sembra essere il tentativo del governo di contrastare il fenomeno dei neet e di ridurre il carico economico per lo Stato, cercando di incentivare i giovani adulti a entrare nel mondo del lavoro, sebbene rimanga ignoto dove possano trovare tali opportunità.

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