Alla vigilia di Natale, la politica italiana è in fermento per la discussione sulla manovra economica e il possibile ritorno di Matteo Salvini al Viminale, oltre alle questioni riguardanti i centri per migranti in Albania. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, cerca di rassicurare sul fatto che i centri saranno utili per velocizzare le procedure di riconoscimento della protezione e per il rimpatrio di chi non ha diritto. Tuttavia, le sue affermazioni non convincono alcuni esponenti politici. Matteo Renzi le boccia con una battuta, affermando che è più facile credere a Babbo Natale, mentre Graziano Delrio parla di un fallimento totale dei centri.
Giorgia Meloni, dal canto suo, difende la posizione del governo, affermando che la Cassazione ha confermato il diritto dei governi di definire i Paesi sicuri, lasciando però ai giudici la valutazione di casi individuali. Antonio Tajani sottolinea l’interesse che il modello Albania sta suscitando a livello europeo, criticando l’idea che siano i giudici a stabilire quali siano i Paesi sicuri. Renzi, citando la visita della Meloni al villaggio di Babbo Natale in Lapponia, ironizza su come sia più credibile Babbo Natale stesso rispetto all’utilità dei centri per migranti.
Delrio rilancia, affermando che le promesse di Salvini e Meloni riguardo ai porti chiusi si sono rivelate solo parole, e che la destra usa la paura per manipolare l’immigrazione. Da parte sua, Claudio Durigon, leghista, tenta di sostenere che Piantedosi sta facendo bene il suo lavoro e che non è in discussione un rimpasto, sottolineando che l’assoluzione di Salvini ha eliminato preoccupazioni sul suo ritorno.
Infine, Federico Freni della Lega elogia la legge di bilancio come coraggiosa e necessaria, affermando che sono state ridotte le tasse e che ci sono risorse per la sanità. D’altra parte, Franco Mari dell’Alleanza Verdi e Sinistra critica il governo per la gestione delle pensioni, sostenendo che le nuove regole non porteranno a vantaggi significativi per i cittadini.
