Le istituzioni italiane hanno difeso la democrazia di fronte a un attacco terroristico avvenuto il 23 dicembre 1984, quando una bomba esplose sul treno Rapido 904, causando la morte di 16 persone e ferendone 266. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato l’evento a quarant’anni dalla strage, sottolineando l’importanza della reazione civile degli italiani e dell’amore per la libertà . L’attentato, di chiara matrice terroristico-mafiosa, mirava a intimidire e destabilizzare la pacifica convivenza del Paese e rappresenta un episodio tragico nella storia italiana, in linea con altre stragi commesse dall’eversione nera.
Durante le festività , molte vittime, tra cui anche tre bambini, viaggiavano per riunirsi con i propri cari. La bomba, situata in due valigie sulla griglia portabagagli della carrozza 9, esplose nella Grande galleria degli Appennini, già teatro di precedenti attentati. Gli autori dell’attentato sono stati identificati e condannati nel corso degli anni, con Totò Riina considerato il mandante. Le indagini hanno rivelato collegamenti tra organizzazioni mafiose, estrema destra e poteri deviati, ma molti aspetti restano ancora irrisolti.
Oggi, a quarant’anni dalla strage, ci sono diversi eventi commemorativi per onorare le vittime. Le cerimonie si svolgeranno in vari luoghi significativi, come la Stazione centrale di Napoli e San Benedetto Val di Sambro, dove si terranno momenti di raccoglimento e lettura dei nomi delle vittime. Mattarella ha espresso la sua solidarietà ai familiari delle vittime, evidenziando come la risposta collettiva del popolo italiano abbia rappresentato un atto di unità di fronte a questo brutale attacco.
La Procura di Firenze ha riaperto le indagini per chiarire ulteriormente il coinvolgimento di eventuali nuovi responsabili. Attraverso l’acquisizione di documenti declassificati dai servizi segreti, si cerca di ottenere una verità più completa su questa tragedia. La strage del Rapido 904 rimane una ferita aperta, e il ricordo delle vittime e la ricerca della giustizia rappresentano oggi un richiamo fondamentale per le generazioni future.