Il deputato del Partito Democratico Matteo Orfini ha descritto il progetto dei centri per migranti in Albania come un’iniziativa già fallita. In un’intervista a Repubblica, Orfini ha sottolineato che i centri, previsti per l’inaugurazione a maggio, sono rimasti vuoti fino a Natale. Ha evidenziato che i due centri costano quasi un miliardo in cinque anni e che, solamente quest’anno, sono stati spesi 150 milioni di euro per mantenere 19 migranti per un breve periodo di quattro giorni.
Orfini ha criticato il modello adottato per gestire i flussi migratori, ritenendolo giuridicamente discutibile e in violazione dei diritti umani, senza riuscire a produrre effetti di deterrenza. Propone invece una gestione condivisa dei flussi migratori a livello europeo, sottolineando la necessità di rivedere la legge Bossi-Fini, favorire canali legali, e sviluppare un sistema di integrazione più efficace e un’accoglienza diffusa.
Orfini ha anche messo in evidenza il fallimento della strategia di esternalizzazione delle frontiere, che implica delegare a regimi autocratici il controllo dei migranti, spesso a costo di violazioni dei diritti umani. Nonostante le evidenze del fallimento del progetto, la premier Giorgia Meloni continua a sostenere i centri in Albania.
Orfini ha infine notato che, per non dover ammettere il fallimento dell’iniziativa, Meloni cerca di far sembrare che il progetto stia andando avanti. Tuttavia, questa situazione comporta un costo elevato, poiché i centri rimangono deserti, mentre le forze dell’ordine sono impegnate in attività che nulla hanno a che fare con il loro ruolo. Ha concluso affermando che la propaganda associata a questa iniziativa ha un prezzo estremamente alto, in termini di risorse pubbliche sprecate.
