Ci sono molte desolazioni attorno a noi, specialmente pensando ai bambini vittime della violenza. Papa Francesco, durante l’omelia della messa della Notte di Natale, ha enfatizzato la necessità di portare speranza dove è stata perduta. Ha descritto vari contesti di sofferenza: dalle attese tradite e dai sogni infranti alle esperienze di chi si sente sconfitto e solo, passando per le lunghe giornate dei carcerati e le difficili condizioni dei poveri. L’inizio del Giubileo 2025 è stato segnato dall’apertura della Porta Santa, un simbolo di rinnovamento e perdono.
Il Papa ha esortato a non rimanere fermi nell’indifferenza e nella pigrizia, invitando a “sdegnare” le ingiustizie e a cercare attivamente la verità. Ha parlato di come la speranza ci chiami a essere pellegrini, sognatori senza stanchezza, persone pronte a lavorare per un mondo nuovo caratterizzato da pace e giustizia. Questo è ciò che rappresenta il Giubileo: un tempo dedicato alla speranza e al rinnovamento spirituale che stimola la trasformazione del mondo.
Bergoglio ha sottolineato che è un periodo di gioia incontrare Dio e di riflessione sulle ingiustizie che affliggono la nostra madre Terra, i Paesi poveri e coloro che vivono in schiavitù, sia essa antica o moderna. Ha ribadito che è un nostro compito impegnarci a portare speranza dove c’è dolore e precarietà. Con oltre 30mila persone presenti all’evento, di cui 25mila hanno seguito l’apertura sui maxi schermi, la celebrazione ha avuto un’ampia partecipazione. La Porta Santa di San Pietro sarà aperta ai fedeli a partire dalle 8 del mattino. During this holy occasion, Papa Francesco ha voluto mostrare che l’amore e la compassione devono prevalere, incoraggiando tutti a lavorare per un futuro migliore, rimanendo felici e uniti nel cammino di fede.
