“Il nostro calcio è cambiato, dopo la Premier League inglese ci siamo noi. Siamo cambiati nella testa e penso alla rivoluzione culturale di tanti allenatori: ora ci si diverte a vedere le partite di Serie A”. Così il capo delegazione della nazionale italiana Gigi Buffon ha commentato in un’intervista a ‘La Stampa’. Buffon ha elogiato l’Atalanta, definendola una squadra che fa bene a tutti e affermando che non è sorpreso dai loro successi, poiché nel calcio, come nella vita, non ci sono imprevisti se si vogliono raggiungere certi traguardi. Ha sottolineato che la società della famiglia Percassi ha un progetto lungimirante che è in atto da tempo.
Riguardo alla Juventus, Buffon ha voluto mettere in chiaro le cose: “Non scherziamo: basta con il paragone tra Motta e Allegri, non sta né in cielo né in terra”. Ha spiegato che Allegri ha vinto molto nella sua carriera, mentre Thiago Motta è all’inizio della sua avventura come allenatore, e chi fa questi confronti tende a voler infastidire l’ambiente. Buffon ha detto di avere molta stima per Thiago e ha espresso fiducia nel lavoro che sta svolgendo: “Quando si interviene in profondità ci vuole tempo”.
Ha definito Motta un allenatore meticoloso e preparato, abituato a livelli alti, condividendo anche la sua esperienza come compagno di squadra. Inoltre, ha auspicato che tutti diano una mano a Thiago, soprattutto in un momento cruciale come quello che sta vivendo.
Buffon ha parlato della necessità di tempo per costruire un progetto solido, sottolineando come sia essenziale non avere fretta e dare spazio alla crescita. La sua analisi del panorama calcistico italiano si conclude con una nota positiva, evidenziando la rinascita e l’evoluzione del calcio in Italia, che sta diventando sempre più attraente per i tifosi. La Serie A, quindi, può ora vantare di un’attrattiva simile a quella della Premier League, grazie a una nuova generazione di allenatori e a un’evoluzione nel modo di giocare delle squadre.