Un bilancio positivo per la balenottera comune e le tartarughe marine nel Mediterraneo emerge dal progetto Life Conceptu Maris, con oltre 6.000 osservazioni. Le tartarughe marine hanno mostrato un incremento delle nidificazioni, mentre pesca e traffico marittimo continuano a rappresentare una minaccia per la loro conservazione. È stato possibile monitorare cetacei (65%) e tartarughe (35%) in aree off-shore chiave, evidenziando specie rare come zifio, grampo e globicefalo. I dati forniti da LIFE Conceptu Maris, integrati con quelli storici, hanno mostrato l’importanza di aree come il Santuario Pelagos e il Mare di Alboran, conosciute per l’alta densità di cetacei.
Il tursiope e la stenella striata sono comuni nel Mediterraneo, rappresentando circa il 50% delle osservazioni di cetacei. La balenottera comune si è confermata la specie più numerosa con 1100 avvistamenti, mentre il capodoglio è stato registrato raramente, necessitando di monitoraggio mediante analisi del DNA ambientale. L’analisi ha rivelato modelli di distribuzione per cetacei rari come zifio e globicefalo, che hanno mostrato un’occupazione crescente in alcune aree. Le tartarughe Caretta caretta stanno mostrando un aumento delle nidificazioni, segnalato da oltre 2000 avvistamenti.
Negli ultimi anni, sono emersi dati importanti sulle tartarughe verdi, sebbene siano ancora rare. Le osservazioni mostrano che le tartarughe marine seguono correnti dal Mediterraneo occidentale verso est, prediligendo aree specifiche nel Tirreno meridionale. Monitorare le diverse specie è complesso, ma il progetto ha utilizzato traghetti commerciali come piattaforme di ricerca, consentendo la raccolta di dati preziosi. Sono state adottate strategie per ridurre le collisioni tra navi e cetacei, e si è avviato un programma di formazione per i membri dell’equipaggio.
Le minacce principali rimangono la pesca, con catture accidentali, e l’inquinamento da plastica. È fondamentale adottare strategie di gestione della pesca e del traffico marittimo, ampliare le aree protette e attuare monitoraggi a lungo termine. LIFE Conceptu Maris punta a creare una banca dati comune per analisi dettagliate, essenziale per sviluppare un sistema di supporto decisionale per la conservazione della biodiversità marina. Il progetto ha anche coinvolto volontari attraverso la citizen science, con una partecipazione significativa di giovani. La risposta alle sfide ambientali richiede nuove strategie, e il progetto continua a raccogliere dati cruciali per la tutela delle specie marine.