Il suicidio di due coniugi di Orbassano, nel Torinese, ha scosso profondamente i social network. Pochi giorni prima della loro tragedia, i genitori avevano condiviso il dramma dell’unica figlia, che si era tolta la vita nel 2022 all’età di 19 anni. La giovane non riusciva a superare il trauma delle violenze sessuali subite da un parente quando aveva solo cinque o sei anni e, nel raccontare la loro storia a ‘L’Eco di Chisone’, la coppia aveva espresso il loro immenso dolore.
Sui fatti relativi agli abusi, nessuno era riuscito a rendersi conto della gravità della situazione, né in ambito familiare né scolastico. Il 9 dicembre, i genitori, un medico di 64 anni e una farmacista di 59, sono stati trovati privi di conoscenza nella loro auto, nel garage con il motore acceso. Trasportati in condizioni critiche all’ospedale San Luigi, la madre è deceduta il 18 dicembre e il padre il 23 dicembre.
Nel loro messaggio, i coniugi avevano descritto la loro esistenza dopo la perdita della figlia come quella di “ombre” e avevano dichiarato che il termine “suicidio” non fosse appropriato, definendo la morte della ragazza come il risultato di un “omicidio psichico”, attribuendone la responsabilità all’aguzzino che l’aveva tormentata. La figlia aveva riferito ai genitori che gli attacchi d’ansia da cui soffriva da cinque anni erano direttamente legati agli abusi subiti.
La notizia del dramma familiare ha suscitato una forte reazione in tutta la comunità. La sindaca di Orbassano, Cinzia Bosso, ha pubblicato sui social una foto di tre candele accese, esprimendo il desiderio che la famiglia potesse finalmente riposare in pace. Anche l’Associazione genitori adulti e fanciulli handicappati, con cui il medico aveva collaborato, ha fatto sentire la propria vicinanza, augurando che ora i genitori e la figlia possano essere riuniti come sempre avevano desiderato. Questa tragedia ha messo in evidenza non solo il dolore di una famiglia, ma anche la necessità di migliorare la consapevolezza riguardo alle violenze e al supporto alle vittime e alle loro famiglie.