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lunedì, 30 Dicembre, 2024
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Il Senato approva la Manovra: tutte le misure in legge.

Il Senato ha approvato definitivamente la legge di Bilancio con 108 voti favorevoli, 63 contrari e un astenuto. Prima, l’Aula aveva approvato la Manovra con 112 sì, riguardante le disposizioni su cui è stata posta la questione di fiducia. La legge prevede misure significative, incluse modifiche al cuneo fiscale, ora strutturale per cinque anni, con tre aliquote Irpef: 23% per redditi fino a 28mila euro, 35% tra 28mila e 50mila euro, e 43% oltre 50mila euro. Sono state introdotte restrizioni sulle detrazioni per i redditi alti e un meccanismo di quoziente familiare. Le detrazioni per redditi superiori a 75mila euro saranno calcolate su un ammontare specifico in base ai figli a carico.

È stata introdotta una Ires premiale, con un abbattimento del 4% dell’aliquota per le imprese che reinvestono utili in assunzioni a tempo indeterminato, con un costo di oltre 400 milioni. La flat tax per i dipendenti sarà elevata a 35mila euro, e la tassazione sulle criptovalute scenderà dal 42% al 26%, con un previsto incremento al 33% dal 2026. La webtax riguarderà solo grandi aziende con ricavi superiori a 750 milioni di euro.

Per incentivare la natalità, ci sarà un importo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 2025, con requisiti Isee specifici. Il congedo parentale sarà esteso dal 60% all’80% della retribuzione. Il superbonus sarà ridotto progressivamente al 65% dal 2025, e l’Ecobonus passerà al 50% per la prima casa.

Sono stati ripristinati i fondi per l’ampliamento della Metro C di Roma, e nel 2025 sarà concesso un contributo per l’acquisto di elettrodomestici efficienti. Sarà istituito un fondo Dote Famiglia per attività extra scolastiche di bambini tra i 6 e i 14 anni, e ci saranno modifiche alla Naspi per chi fa dimissioni.

Inoltre, i fondi per il Ponte sullo Stretto cresceranno fino a 1,4 miliardi all’anno, e ci sarà una maggiorazione del credito d’imposta per il Mezzogiorno. La legge viene vista dalla maggioranza come responsabile, mentre le opposizioni la criticano per insufficienze, in particolare nel settore sanitario. Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero generale, lamentando l’assenza di interventi su pensioni e lavoro. Infine, ci saranno rimborsi per le spese di trasferta per i ministri non residenti a Roma, con un fondo annuale di 500mila euro a partire dal 2025.

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