A partire dal 1° gennaio 2025, sono in vigore nuove norme sulle cartelle esattoriali, introdotte dal Dlgs 110 del 2024, che mirano a semplificare il processo di riscossione e a fornire maggiore flessibilità ai contribuenti in difficoltà economica. Questi cambiamenti sono parte di una riforma più ampia che modifica i criteri di rateizzazione dei debiti fiscali e le condizioni di accesso ai piani di dilazione.
Una delle novità principali è l’estensione del numero massimo di rate, che arriverà a 120 rate (10 anni) entro il 2030. Le nuove norme già consentono piani di dilazionamento più lunghi per i contribuenti che dimostrano difficoltà economiche, applicabili a debiti iscritti a ruolo sia al di sotto che al di sopra dei 120.000 euro. I nuovi limiti temporali per le richieste di rateizzazione si articolano come segue: 84 rate per richieste presentate nel 2025-2026, 96 rate per il 2027-2028, 108 rate per il 2029 e 120 rate a partire dal 2030.
Per accedere a queste opportunità di dilazione è fondamentale fornire la documentazione necessaria e rispettare i termini stabiliti. Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2024 chiarisce i criteri di identificazione delle situazioni di disagio economico. Per le persone fisiche e le ditte individuali in regime semplificato, l’ISEE è il principale indicatore, mentre per altri soggetti vengono utilizzati indici di liquidità e l’indice Alfa. Per i condomini, viene considerato l’indice Beta. Eventi eccezionali, come calamità naturali, possono anche giustificare la richiesta di dilazione, purché certificati con un documento di inagibilità rilasciato dal Comune.
Per iniziare a beneficiare di questi nuovi piani di dilazione dal 1° gennaio 2025, i contribuenti devono utilizzare moduli specifici in base alla propria categoria. Ad esempio, il Modulo RS è per richieste fino a 120.000 euro nella tariffa 84, il Modulo RDF è dedicato a persone fisiche e ditte individuali con regimi semplificati, il Modulo RDG è per altri soggetti, e il Modulo RDP per proroghe di piani di rateizzazione già attivi. È importante notare che le domande presentate prima del 31 dicembre 2024 saranno gestite secondo le normative precedenti.