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L’impatto del piombo sull’intelligenza nell’antica Roma

L’inquinamento da piombo ha avuto un impatto significativo sul quoziente intellettivo (QI) e sul declino cognitivo nell’antica Roma, secondo uno studio del Desert Research Institute (Dri) pubblicato nei ‘Proceedings of the National Academy of Sciences’. I ricercatori hanno analizzato tre carote di ghiaccio per valutare i livelli di inquinamento da piombo nell’Artico tra il 500 a.C. e il 600 d.C., coprendo il periodo dall’ascesa della Repubblica Romana alla caduta dell’Impero Romano. L’analisi si è concentrata sulla Pax Romana, il periodo di massimo splendore dell’Impero. Gli isotopi di piombo hanno indicato che le attività di estrazione e fusione in Europa erano la principale fonte di inquinamento. Utilizzando tecniche avanzate di modellazione atmosferica, i ricercatori hanno creato mappe del livello di inquinamento atmosferico da piombo, rivelando riduzioni nel QI di almeno 2-3 punti tra la popolazione europea.

Joe McConnell, professore presso il Dri, sottolinea che questo è il primo studio ad analizzare l’inquinamento da piombo tramite carote di ghiaccio per ricavare concentrazioni atmosferiche e valutare i relativi effetti sugli esseri umani. I metodi sviluppati da McConnell negli ultimi vent’anni sono stati applicati alla storia romana, portando a nuovi collegamenti tra inquinamento e eventi storici, come il declino della popolazione dovuto a epidemie.

L’inquinamento da piombo nell’antichità era principalmente il risultato dell’estrazione dell’argento, che comportava il rilascio di ingenti quantità di piombo nell’atmosfera. Nel XX secolo, le emissioni da veicoli a benzina al piombo erano la principale fonte di inquinamento. Con l’approvazione del Clean Air Act negli Stati Uniti nel 1970, il livello di piombo nel sangue umano è diminuito drasticamente. Tuttavia, l’esposizione al piombo tra i bambini nati tra il 1950 e il 1985 ha permesso di monitorarne il forte impatto sulla salute e sullo sviluppo cognitivo.

McConnell evidenzia che, pur essendo ben noti gli effetti negativi del piombo sulla salute, il focus dello studio è stato il declino cognitivo, poiché è possibile quantificare il suo impatto attraverso il QI. Lo studio ha mostrato che la contaminazione da piombo iniziò nell’età del ferro, raggiunse un massimo alla fine del II secolo a.C., diminuì durante la crisi della Repubblica, per poi aumentare di nuovo con l’ascesa dell’Impero Romano. Oltre 500 chilotoni di piombo furono rilasciati nell’atmosfera durante questo periodo. Sebbene i livelli di piombo nell’Artico siano stati superiori di 40 volte rispetto a quelli moderni, questo studio dimostra come l’attività industriale abbia influenzato la salute umana per millenni.

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