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domenica, 12 Gennaio, 2025
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La mano di Stalin sul crollo del Terzo Reich

Il fallimento dell’offensiva delle Ardenne, voluta da Hitler all’inizio del 1945, ha indebolito il fronte orientale, dove le forze necessarie a contenere la pressione sovietica erano state ritirate. A partire dal 12 gennaio, l’Armata Rossa attaccò lungo il fiume Vistola per avanzare in Polonia, puntando verso il Reich. I generali della Wehrmacht, già preoccupati per la situazione, avevano avvisato Hitler del rischio di tracollo. Nonostante le avvertenze, Hitler respinse i consigli e, in preparazione dell’offensiva, i sovietici schierarono oltre due milioni di soldati e numerosi mezzi.

L’attacco decisivo si avviò il 15 gennaio, con l’Armata Rossa che puntava a raggiungere Berlino prima degli Alleati. Nonostante la resistenza tedesca, l’operazione iniziò con un bombardamento aereo coordinato e le forze sovietiche presero rapidamente l’iniziativa. Il piano di offensiva, elaborato a Mosca, si concentrava sulla Polonia e l’Ungheria, mentre la Wehrmacht si trovava in difficoltà con difese nettamente inferiori. Le litanie dell’ordine di Hitler di difesa a oltranza e la vicinanza delle linee di combattimento complicarono ulteriormente la situazione per i tedeschi.

Il 14 gennaio Varsavia venne attaccata e il 15 Kielce cadde, mentre i tentativi di contrattacco fallivano. Entro il 17 gennaio, le truppe polacche, unite all’Armata Rossa, marciarono per le strade di una Varsavia in rovina. Con l’avanzata verso ovest, i sovietici si trovarono a circa 80 km da Berlino, con la Slesia prossima a cadere. Guderian, sostenitore di ulteriori rinforzi, vide rifiutati i suoi appelli da Hitler, che si infuriò per la caduta di Varsavia e per l’apparente impotenza delle sue forze.

Mentre le truppe russe avanzavano velocemente, si verificò un esodo di massa dei civili tedeschi dalle zone occupate, in condizioni impossibili a causa del gelo e della neve. La propaganda di Goebbels, che aveva descritto orrori inflitti ai civili da parte delle truppe sovietiche, intensificò il terrore tra la popolazione. Il conflitto si inasprì ulteriormente, con conseguenze disastrose attese nei mesi successivi. L’Armata Rossa continuava la sua avanzata, minacciando di chiudere il conto con la Germania nazista.

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