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martedì, Ottobre 15, 2024
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A agosto il debito pubblico sfiora i 3000 miliardi di euro

Nel mese di agosto, il debito delle Amministrazioni pubbliche in Italia ha registrato un incremento di 11,9 miliardi di euro rispetto al mese precedente, raggiungendo un totale di 2.962,5 miliardi di euro. Questa crescita è stata segnalata dalla Banca d’Italia, che ha evidenziato come il principale contributo all’aumento sia stato rappresentato dall’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro, che sono salite di 19,8 miliardi, portandosi a 65,2 miliardi. Inoltre, si sono verificati effetti consolidati legati a scarti e premi all’emissione, rimborsi, rivalutazioni di titoli indicizzati all’inflazione e variazioni dei tassi di cambio, per un totale di 0,2 miliardi. Tali incrementi sono stati, però, parzialmente compensati da un avanzo di cassa di 8,0 miliardi.

Analizzando la composizione del debito per sottosettori, è emerso che l’aumento è principalmente attribuibile alle Amministrazioni centrali, il cui debito è aumentato di 12,1 miliardi di euro, mentre il debito delle Amministrazioni locali e degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. La vita media residua del debito, che rappresenta un indicatore della durata media dei titoli in circolazione, è rimasta stabile a 7,8 anni.

Per quanto riguarda la distribuzione del debito, si è osservato una lieve diminuzione della quota detenuta dalla Banca d’Italia, che è scesa al 22,7%, rispetto al 22,9% del mese precedente. I dati di luglio (ultimo mese per cui sono disponibili queste informazioni) indicano anche un leggero incremento della quota di debito detenuta da non residenti, passata al 29,4% dal 29,3% di giugno. Dall’altro lato, la quota di debito in capo agli altri residenti, che comprende principalmente famiglie e imprese non finanziarie, è rimasta costante al 14,4%.

Questi dati forniscono una panoramica sulla situazione del debito pubblico italiano e le dinamiche finanziarie che ne influenzano l’andamento, rivelando le interazioni tra Tesoro, Banca d’Italia e investitori.

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