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lunedì, 25 Novembre, 2024
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A Siracusa, il furto del pane ai bisognosi

Due furti si sono verificati in meno di 24 ore presso la mensa dei poveri gestita dalla Caritas parrocchiale del Pantheon di Siracusa, interrompendo il servizio. Don Massimo Di Natale, il parroco, ha espresso il suo dispiacere per la situazione, affermando che attualmente non possono aprire la mensa e quindi non possono garantire il supporto quotidiano, neanche nei giorni festivi, fondamentali per chi è in difficoltà. Nonostante questa pausa, ha sottolineato che la carità continuerà a esistere, anche se ora è necessario fermarsi per ripulire e sistemare i locali, danneggiati dai furti.

Il primo furto è avvenuto ieri mattina intorno alle 8: un intruso ha scavalcato il cancello, ha danneggiato la porta e ha portato via alimenti, stoviglie e materiali per la pulizia presenti nel magazzino. Oggi, poco dopo le 5, è stata registrata una seconda irruzione, durante la quale sono stati rubati ulteriori generi alimentari e materiali vari. Le forze dell’ordine, sia la polizia che i carabinieri, stanno eseguendo indagini per identificare i responsabili di questi atti.

La mensa dei poveri rappresenta un importante servizio per la comunità, fornendo pasti ai bisognosi e contribuendo al supporto sociale. La sospensione del servizio a causa di questi furti costituisce una grave perdita per le persone che dipendono da queste risorse. La situazione evidenzia anche le sfide che affrontano le organizzazioni caritative nella protezione dei loro beni e nell’assicurare la continuità dei servizi offerti.

Le indagini in corso mirano a risolvere rapidamente questi crimini, affinché la mensa possa riaprire e continuare a servire chi ne ha bisogno. Nel frattempo, la comunità è invitata a riflettere sull’importanza della solidarietà e della generosità, specialmente in momenti di crisi come questo. La Caritas, nonostante le difficoltà, rimane fermamente impegnata a sostenere i più vulnerabili, sperando di riprendere al più presto le attività quotidiane di aiuto e sostegno.

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