Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha accolto al Quirinale Mahmoud Abbas, Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, in una visita ufficiale. Mattarella ha espresso il suo piacere nel rivedere Abbas, ricordando l’incontro precedente del 2016 a Betlemme. Durante il colloquio, Abbas ha sottolineato l’amicizia tra Italia e Palestina e ha apprezzato il sostegno italiano al popolo palestinese. Ha condannato gli eventi del 7 ottobre, definendoli disumani, e ha ribadito che non sostiene la violenza, chiedendo a Hamas di liberare gli ostaggi. Abbas ha anche affermato l’importanza della soluzione dei due stati e ha invitato i paesi arabi e musulmani a riconoscere lo Stato di Israele.
Entrambi i leader hanno espresso preoccupazione per la situazione in Siria e hanno condannato il regime di Assad. Abbas ha richiesto ufficialmente il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia, discutendo gli sviluppi recenti nella questione palestinese, in particolar modo l’aggressione israeliana e la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Ha evidenziato le conseguenze devastanti dell’aggressione, che hanno causato numerose vittime e la distruzione di infrastrutture.
Abbas ha portato l’attenzione sulla violenza crescente in Cisgiordania e negli attacchi da parte dei coloni israeliani. Ha richiesto un cessate il fuoco immediato e un ritiro delle forze israeliane dalla Gaza, esprimendo anche la necessità di assistenza umanitaria per evitare una catastrofe. Il Presidente palestinese ha aggiornato il suo omologo italiano sugli sforzi diplomatici per porre fine all’occupazione israeliana e creare uno Stato palestinese con Gerusalemme Est come capitale.
Infine, Abbas ha richiesto supporto per il riconoscimento internazionale dello Stato palestinese e ha ringraziato l’Italia per il suo continuo sostegno umanitario, che include l’ospitalità per i bambini palestinesi feriti e il sostegno nei forum internazionali. Ha menzionato il recente voto positivo dell’Italia all’Assemblea generale delle Nazioni Unite riguardo le risoluzioni legate all’UNRWA e al cessate il fuoco.