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Addio a Giorgio Trevisan, il maestro del fumetto internazionale: ci lascia a 89 anni

Giorgio Trevisan, rinomato pittore e illustratore italiano, è deceduto il 5 ottobre all’età di 89 anni presso l’ospedale ‘Madre Teresa di Calcutta’ di Monselice (Padova). Nato a Merano il 13 ottobre 1934, Trevisan si trasferì a Padova per studiare Agraria, ma poi decise di dedicarsi al fumetto e all’illustrazione. Dopo un primo approccio al fumetto con una breve storia, si trasferì a Milano per lavorare con lo Studio Dami.

Nel periodo 1956-1960, disegnò per Roy D’Amy e contribuì a storie di guerra per il mercato britannico. Dal 1959 al 1977 collaborò con il “Corriere della sera”, creando opere per il “Corriere dei piccoli” e il “Corriere dei ragazzi”, dove disegnò serie iconiche come “Catastrofi sulla terra” e “I grandi generali”. Trevisan lavorò anche con l’agenzia Maffi, illustrando vari personaggi per la casa editrice francese Lug.

Negli anni ’60 si trasferì a Este, dove creò opere per l’editore Vaglieri e per Fleetway, illustrando titoli rinomati come “Il giardino segreto” e “Il mago di Oz”. La sua carriera proseguì con la collaborazione con il “Messaggero dei ragazzi”, dove illustrò opere significative, guadagnandosi il Premio Europeo Stampa Cristiana. Dal 1973 disegnò per la casa editrice Dardo, contribuendo a numerose storie di guerra.

Negli anni ’70, Trevisan entrò nella Sergio Bonelli Editore, dove divenne noto per le sue serie a fumetti come “Storia del West” e “Ken Parker”. Fu parte della squadra di Julia, la famosa criminologa, e realizzò anche storie su Sherlock Holmes per la rivista “L’Eternauta”. Nel 1991, creò i Tarocchi Romantici e i Tarocchi del Rinascimento, pubblicati da Lo Scarabeo.

L’opera di Trevisan ha avuto un impatto duraturo nel mondo del fumetto e dell’illustrazione, celebrando la narrativa visuale attraverso una varietà di generi e stili. La sua abilità nel rappresentare personaggi iconici e la sua dedizione all’arte hanno fatto di lui uno dei maestri del fumetto italiano, lasciando un’eredità preziosa nel panorama culturale italiano. La sua scomparsa segna la fine di un’era, ma il suo lavoro continuerà a ispirare generazioni di artisti e lettori.

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