Kazuo Umezz, fumettista giapponese di 88 anni, è morto recentemente. La notizia è stata diffusa dall’editore Star Comics, che ha pubblicato molti dei suoi lavori in Italia. Umezz, noto anche con il nome di Kazuo Umezu, era celebre per il suo particolare stile che univa l’estetica dei manga commerciali a scenari horror inquietanti.
Nato nel 1936, Umezz sviluppò la sua passione per il disegno sin da molto giovane, ispirato dai lavori del celebre mangaka Osamu Tezuka. A soli 18 anni, pubblicò il suo primo manga intitolato ‘Mori no Kyōdai’, ispirato alla fiaba di Hansel e Gretel. Tuttavia, il vero successo arrivò con opere di genere horror come ‘Cat Eyed Boy’ e ‘Orochi’. Queste serie gli garantirono grande fama, rendendolo uno dei pionieri del manga horror.
Il suo capolavoro indiscusso è considerato ‘Aula alla deriva’, un’opera che racconta la storia surreale di una scuola elementare misteriosamente trasportata in una landa desolata. In questo ambiente allucinante e pieno di pericoli, i giovanissimi protagonisti si trovano ad affrontare eventi e creature terrificanti.
Kazuo Umezz ha saputo catturare l’immaginario collettivo non solo in Giappone ma anche all’estero, influenzando generazioni di lettori e artisti con il suo approccio unico all’illustrazione e alla narrazione. La sua fusione di elementi commerciali dei manga con trame horror ha reso le sue opere accessibili e allo stesso tempo disturbanti, creando un’eccitante tensione tra il familiare e l’ignoto.
Umezz è stato un innovatore nel panorama del manga, riuscendo a combinare temi di paura e mistero con elementi fantastici, catturando così l’attenzione di un vasto pubblico. Il suo lascito continua a vivere attraverso le sue storie, che rimarranno preziose nel cuore dei fan e degli amanti del genere. La sua morte rappresenta una significativa perdita per il mondo del fumetto, ma il suo impatto e la sua influenza continueranno a ispirare futuri artisti e lettori.