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Addio a Paul Bailey, lo scrittore britannico si spegne a 87 anni

Lo scrittore britannico Paul Bailey è morto domenica 27 ottobre all’età di 87 anni a Londra, come annunciato dal suo agente letterario Matthew Marland. Nel corso della sua carriera, Bailey ha esplorato nei suoi romanzi il tema dell’essere outsider e della vita ai margini della società, affrontando questioni di lutto, amore, perdita e dolore con grande dignità.

Nato a Londra il 16 febbraio 1937 da un padre spazzino e una madre collaboratrice domestica, Bailey fu battezzato con il nome di Peter. Da bambino però inventò un fratello gemello di nome Paul, che parlava con una voce diversa dalla sua. Dopo aver completato il liceo nel sud di Londra, vinse una borsa di studio per la Central School of Speech and Drama nel 1953, e per evitare confusioni con un omonimo, cominciò ad utilizzare il nome del suo fratello immaginario. Lavorò come attore dal 1956 al 1964, ma a 30 anni, mentre lavorava come commesso da Harrods, scrisse il suo primo romanzo, ‘At the Jerusalem’, ambientato in una casa di riposo, che gli valse il Somerset Maugham Award e l’Arts Council Writers’ Award nel 1968.

Bailey pubblicò successivamente ‘Trespasses’ e ‘A Distant Likeness’, ma il suo libro del 1977, ‘Le confessioni di Peter Smart. Autobiografia di un attore fallito’, ricevette una certa notorietà, figurando nella shortlist del Booker Prize, presieduta da Philip Larkin. Nel 1986, il suo romanzo ‘Gabriel’s Lament’, che racconta la storia di un adolescente la cui madre scompare, lo riporto nuovamente tra i candidati al Booker Prize.

In Italia, è stata pubblicata anche la sua autobiografia, ‘Uno sbaglio immacolato’ (Bompiani, 1993), tradotta da Aldo Busi, in cui racconta la sua crescita come gay in una famiglia che considerava tale condizione ‘non naturale’. Oltre alla narrativa, Bailey ha scritto poesie, saggi e una biografia di tre noti intrattenitori gay del XX secolo, ‘Three Queer Lives’ (2001). La sua capacità di affrontare tematiche complesse e personali ha lasciato un’impronta significativa nella letteratura contemporanea.

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