È morto a 90 anni Rino Tommasi, figura di riferimento nel mondo dello sport e del giornalismo. La notizia è stata diffusa dal sito della Fitp, Supertennis. Tommasi iniziò la sua carriera nel 1953 presso l’agenzia “Sportinformazioni”, dedicata al mondo sportivo, che fungeva anche da corrispondenza per il Corriere dello Sport. È stato una firma di punta per il tennis nella Gazzetta dello Sport e ha collaborato con il Messaggero, il Gazzettino di Venezia e il Mattino di Napoli. Negli anni Settanta, ha fondato il settimanale “Tennis Club”.
Nel 1981, Tommasi è stato scelto come primo direttore dei servizi sportivi di Canale 5, segnando l’inizio della sua carriera da telecronista, che si è intrecciata con quella di Gianni Clerici, a cui è stata dedicata la sala stampa del Foro Italico. Insieme, hanno formato una delle coppie di telecronisti sportivi più celebri in Italia. Clerici coniò per lui il soprannome “ComputeRino”, in riferimento alla sua passione per la registrazione di record e statistiche. D’altra parte, Tommasi ha creato per Clerici l’etichetta di “Dottor Divago”.
Oltre al tennis, Tommasi nutriva una grande passione per il pugilato, diventando il primo impresario italiano, in particolare al Palazzo dello Sport di Roma con la sua società Itos (Italiana organizzazioni sportive). La sua carriera è stata caratterizzata da un profondo impegno nel giornalismo sportivo e da una spiccata competenza nei vari ambiti dell’informazione sportiva, sia scritta che televisiva.
Rino Tommasi è ricordato non solo per le sue competenze professionali, ma anche per il suo carisma e il suo modo unico di narrare eventi sportivi, che ha lasciato un segno indelebile nel panorama sportivo italiano. La sua figura e il suo operato hanno influenzato generazioni di appassionati di sport e hanno contribuito a elevare la narrazione sportiva a un livello superiore. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il mondo del giornalismo e dello sport in Italia.
