È morto a Roma, all’età di 94 anni, Walter Pedullà, noto saggista, critico letterario e giornalista. Pedullà, professore emerito all’Università La Sapienza di Roma, ha insegnato a lungo Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea ed è stato presidente della Rai dal 1992 al 1993. Nato a Siderno nel 1930, si è laureato in Lettere a Messina, per poi trasferirsi a Roma, dove ha lavorato come assistente di Giacomo De Benedetti. Dal 1962 al 1980, Pedullà ha esercitato la professione di giornalista, scrivendo come critico letterario per il quotidiano ‘Avanti!’ dal 1961 al 1993. È stato anche fondatore e direttore di riviste culturali come ‘L’Illuminista’ e ‘Il Caffe illustrato’.
La scomparsa di Walter Pedullà ha suscitato un profondo cordoglio all’interno della Rai, dove il ricordo del suo operato dal 1977 al 1992 nel Consiglio di amministrazione è vivissimo. L’Amministratore Delegato Giampaolo Rossi e il Consiglio di amministrazione hanno espresso la loro tristezza e hanno sottolineato la grande cultura e l’importanza di Pedullà, definendolo un “maestro” della critica del Novecento con una visione elevata del ruolo della Rai. La Rai ha evidenziato come Pedullà abbia sempre messo a disposizione il suo sapere e la sua esperienza per il Servizio Pubblico.
Inoltre, il cordoglio si è esteso ai familiari di Pedullà, con una sincera vicinanza espressa da tutte le lavoratrici e i lavoratori del Servizio Pubblico, che ricordano l’impatto significativo che lui ha avuto nel panorama culturale italiano e nel mondo della critica letteraria. La sua lunga carriera e il suo influsso nella cultura dell’epoca resteranno un patrimonio prezioso. La sua morte segna la fine di un’era per molti che hanno avuto modo di apprezzarne il contributo, sia nel mondo accademico che in quello editoriale. Walter Pedullà rimarrà vivo nel ricordo collettivo come figura centrale nel panorama culturale e mediatico italiano.