La partita di Nations League tra Francia e Israele ha visto la partecipazione di soli 16.611 spettatori, segnando l’affluenza più bassa di sempre per una partita dei Bleus allo Stade de France. Questo dato è stato riportato dal quotidiano sportivo francese L’Equipe. La ridotta affluenza è attribuibile principalmente a timori riguardanti l’ordine pubblico, a seguito degli incidenti avvenuti ad Amsterdam nella settimana precedente. In risposta a tali preoccupazioni, è stato attivato un massiccio dispositivo di sicurezza, con oltre 4.000 poliziotti e gendarmi e più di 1.600 agenti di sicurezza mobilitati per garantire la sicurezza dell’evento.
L’ultima volta che la nazionale francese aveva registrato un’affluenza così bassa era nell’ottobre del 2009, quando 16.000 spettatori assisterono alla partita contro le Isole Far Oer a Guingamp. Riguardo al record negativo precedente allo Stade de France, si deve risalire alla Confederations Cup del 2003, dove i 36.842 spettatori di Francia-Nuova Zelanda rappresentano la peggiore affluenza fino a questo incontro.
Nonostante la scarsa presenza fisica allo stadio, l’incontro tra Francia e Israele ha attratto 4,95 milioni di spettatori in televisione, raggiungendo uno share del 24,6%. Ciò rappresenta un pubblico più numeroso rispetto alle partite di ottobre contro il Belgio, che hanno avuto 4,74 milioni di spettatori e uno share del 22,7%, e alla precedente sfida contro Israele, seguita da 3,98 milioni di persone, con uno share del 21,3%.
La partita si è conclusa con un pareggio di 0-0, dimostrando che, nonostante l’affluenza ridotta allo stadio, l’interesse per la nazionale si mantiene alto attraverso la visione televisiva. Questo fenomeno suggerisce che i tifosi potrebbero preferire seguire le partite da casa piuttosto che affrontare le preoccupazioni legate alla sicurezza negli stadi. La situazione solleva interrogativi sul futuro delle affluenze agli eventi sportivi, in particolare in contesti dove la sicurezza diventa una priorità essenziale.