La sovranità tecnologica non deve essere interpretata come un isolamento o un protezionismo che potrebbero compromettere la posizione dell’Europa e degli Stati membri dell’Unione Europea. Al contrario, deve essere vista come un’opportunità per rafforzare la ricerca e affrontare la transizione digitale con determinazione. Questa transizione offre l’occasione di sfruttare i benefici dell’intelligenza artificiale nella gestione dei profondi cambiamenti che essa comporta. È rilevante la nomina di Henna Virkkunen come commissaria dell’Unione per la sovranità tecnologica, che dimostra l’impegno verso questo obiettivo.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo intervento a Las Palmas de Gran Canaria, ha evidenziato l’importanza della cooperazione scientifica internazionale, sottolineando che apertura e inclusione sono fattori chiave per garantire che l’accesso all’innovazione non sia limitato a pochi Paesi. La sovranità tecnologica dovrebbe, quindi, promuovere uno sviluppo collettivo ed equo, permettendo a tutti i Paesi dell’Unione di partecipare attivamente a questa nuova era digitale.
La capacità di unire forze e competenze a livello europeo è fondamentale per affrontare le sfide legate alla tecnologia e alla digitalizzazione. Un approccio collaborativo non solo favorisce l’innovazione, ma crea anche un ambiente in cui ciascuno Stato membro può contribuire con le proprie risorse e competenze specifiche. Tale sinergia aiuta ad evitare situazioni di marginalizzazione, garantendo invece che tutti i membri dell’Unione possano beneficiare delle opportunità offerte dalla tecnologia.
In sintesi, la sovranità tecnologica non deve essere vista come una barriera, ma come una chance di crescita e sviluppo equo per l’Europa, attraverso il potenziamento della ricerca e la cooperazione internazionale. Il futuro della regione dipende dalla sua capacità di adattarsi ai cambiamenti e di utilizzare l’innovazione per affrontare le sfide contemporanee, favorendo così una transizione digitale inclusiva e sostenibile. Il messaggio di Mattarella implica dunque un invito a lavorare insieme, per garantire un futuro prospero e tecnologicamente avanzato per tutti gli Stati membri.