Maria Rosaria Boccia, ospite della trasmissione “In Onda” su La7, ha parlato apertamente della sua esperienza con il ministro Sangiuliano, che ha recentemente annunciato le dimissioni dopo essere stato coinvolto in uno scandalo legato all’uso improprio dell’auto di servizio e ad altre irregolarità. Durante l’intervista condotta da Luca Telese e Marianna Aprile, Boccia ha difeso la propria posizione, affermando di non aver mai cercato vantaggi personali o benefici economici dalla situazione.
Ribadisce che il ministro è a conoscenza della sua stabilità economica e delle sue competenze professionali, smentendo le accuse di voler apparire come un’arrampicatrice sociale. Con fermezza e serenità, Boccia ha chiesto scuse sia per sé che per la sua famiglia, affermando che Sangiuliano deve anche scusarsi con il popolo italiano per le sue azioni. Ha chiarito che non ha mai spiato il ministro, ma che lavorava con lui.
In risposta alla domanda se il ministro avesse agito correttamente nel dimettersi, Boccia ha osservato che, nonostante fosse una possibile necessità in seguito alla tempesta mediatica, Sangiuliano avrebbe potuto evitare questo passo dicendo la verità fin dall’inizio. Riguardo alla natura del loro rapporto, ha chiesto al ministro di essere onesto, evitando di entrare nel merito delle sue affermazioni sui legami personali.
Boccia ha inoltre rivelato che la moglie di Sangiuliano potrebbe aver avuto un ruolo nelle questioni relative alla sua nomina, poiché ha ascoltato una conversazione tra i due, avvenuta accidentalmente quando il ministro ha lasciato il telefono aperto. Si è chiesta se la nomina fosse stata ritirata a causa di un capriccio o delle sue effettive competenze.
Alla notizia delle dimissioni del ministro, Boccia ha espresso dispiacere, affermando che Sangiuliano meritava la sua posizione e l’ha descritto come una persona competente e capace, sottolineando che si è trovato in una situazione difficile che non ha saputo gestire. La sua posizione chiara e diretta si è mantenuta costante, rivelando una volontà di chiarezza senza compromettere l’integrità di nessuno.