venerdì, Ottobre 4, 2024
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Aggiornamenti sul Bollo Auto: Novità su Scadenze ed Esenzioni

Molte novità riguardano il bollo auto per il 2024 e il 2025, tassa che spesso suscita malcontento tra gli automobilisti. Recentemente, sono circolate voci sulla possibile abolizione del bollo, ma si tratta di fake news: il Governo Meloni ha già attuato misure per agevolare i contribuenti, riducendo l’importo della tassa in base a reddito e situazione del veicolo. Tuttavia, l’idea di eliminare completamente questa tassa, istituita nel 1927, è al momento infattibile.

Il bollo è spesso criticato per le disparità regionali nei costi e perché costituisce un ulteriore onere nel contesto delle spese per il trasporto, dove già gravano assicurazioni, carburante e manutenzioni. Alcuni automobilisti hanno la possibilità di richiedere esenzioni che variano in base alla regione: per esempio, i proprietari di veicoli elettrici possono beneficiare di incentivi e, in alcuni casi, dell’esenzione dal bollo per cinque anni. Tuttavia, la scadenza di queste esenzioni è programmata per il 2025.

Tra le novità più significative, spicca l’abolizione del Superbollo, tassa applicata per i veicoli oltre i 185 kW di potenza. Le esenzioni già esistenti resteranno attive, incluse quelle per i veicoli di proprietà di persone con disabilità, auto storiche e veicoli appartenenti a organizzazioni no profit. Specifiche esenzioni si applicano anche alle auto storiche immatricolate prima del 1994, purché non siano utilizzate per fini professionali.

Per quanto riguarda le modalità di pagamento, nel 2024 sarà possibile effettuare il pagamento del bollo attraverso home banking, punti vendita Sisal, Poste Italiane e altre opzioni digitali come Satispay. La scadenza per il versamento del bollo dipende dalla data di immatricolazione dell’auto: in generale, la tassa deve essere pagata entro il mese successivo alla scadenza.

Una novità importante riguarda anche la possibilità di sanare il pagamento arretrato del bollo auto, risalente al periodo 2000-2015, con un importo massimo di 1.000 euro. I debiti residui fino a tale cifra possono essere automaticamente annullati, inclusi gli interessi e le sanzioni. In definitiva, questi cambiamenti puntano a rendere la gestione della tassa più equa e accessibile per gli automobilisti.

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