Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero e opinionista televisivo, presenta il suo ultimo libro ‘Occidente. Noi e loro’ (Piemme), un instant saggio che analizza l’attuale contesto italiano e internazionale, sostenendo con vigore i valori della democrazia politica occidentale e del libero mercato. Il libro, agile e provocatorio, si distingue per il tono colloquiale e volutamente scorretto, mostrando l’abilità retorica dell’ex segretario dei Radicali italiani. Capezzone cerca di coinvolgere un’ampia fascia di lettori, inclusi quelli con opinioni diverse dalle sue, per stimolare la riflessione su temi scottanti.
Il testo affronta argomenti delicati, come le attuali guerre, la questione mediorientale, il ruolo dell’Onu e il futuro dell’Europa, senza mai nascondere le proprie posizioni. L’autore dimostra una notevole capacità di provocare reazioni emozionali nei lettori, che possono andare dall’applauso all’indignazione. Oltre alle celebrazioni di figure storiche controverse come Ronald Reagan, Margaret Thatcher e Donald Trump, Capezzone propone un test per identificare potenziali ‘fondamentalisti islamici’ e critica la sottovalutazione del razzismo contemporaneo contro gli ebrei.
Capezzone sfida i lettori a interrogarsi sulla loro posizione rispetto a temi complessi: l’Occidente, sta cedendo a dittatori e islamisti in nome del politically correct? Ricorda che la deterrenza, ovvero la superiorità militare, è stata storicamente un mezzo per risolvere i conflitti. Fa riferimento, in modo provocatorio, al sensode colpa insito nella cultura occidentale che lo porta a capitolare di fronte a minacce esistenziali, evocando il pensiero di Michel Houellebecq nel suo romanzo ‘Sottomissione’.
L’importanza del libro risiede nella sua capacità di contribuire a un dialogo variegato e pluralista nelle librerie, sottolineando la necessità di avere spazi per voci opposte. La discussione, anche se accesa, rappresenta un valore fondamentale nella libertà di espressione e nel dibattito civile. ‘Occidente. Noi e loro’ si configura così come un’opera che invita a una continua riflessione critica, necessaria per un confronto sano nelle società democratiche.
