La cura si chiama ricerca cura. Questo è il tema centrale della maratona organizzata da Rai e dalla Fondazione Airc, che si svolgerà dall’3 al 10 novembre. Durante questi otto giorni, Rai offrirà programmi, trasmissioni e approfondimenti per informare il pubblico sui progressi della ricerca oncologica e sostenere il lavoro di seimila ricercatori. Giampaolo Rossi, amministratore delegato della Rai, ha sottolineato l’importanza della sinergia con Airc, evidenziando come essa dimostri la cura di Rai verso cittadini e utenti. Rai si mobiliterà per la raccolta fondi e per informare, utilizzando la sua potenza comunicativa per supportare chi è in lotta contro il cancro e dare nuova energia ai ricercatori.
L’iniziativa segna il rinnovarsi di una storica partnership che da ventinove anni promuove la campagna di raccolta fondi e informazione, coinvolgendo media di vario tipo, tra cui tv, radio e social. Per otto giorni, Rai unirà le forze per raccontare i risultati della ricerca e le sfide future tramite le testimonianze di ricercatori, medici, volontari e pazienti. Il pubblico è invitato a partecipare attivamente con donazioni tramite il numero 45521 o sul sito airc.it.
La ricerca rappresenta una speranza concreta per molti malati oncologici. I progressi ottenuti hanno portato a vite salvate: attualmente, 3,6 milioni di persone hanno superato una diagnosi di cancro, con un incremento del 37% rispetto a dieci anni fa. Tuttavia, il cancro rimane una forte emergenza, con 390mila nuovi casi diagnosticati in Italia solo lo scorso anno, ossia più di 1000 al giorno.
Andrea Sironi, presidente della Fondazione Airc, ha rimarcato il supporto fondamentale di Rai dal 1995, che ha permesso di costruire un percorso comune all’insegna del servizio pubblico. Grazie alla collaborazione, è stato possibile portare nelle case di milioni di italiani le storie delle ricercatrici e dei ricercatori, gli avanzamenti scientifici per prevenzione, diagnosi e cura, e le esperienze di chi affronta la malattia.