Le squadre del Cnsas e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza sono ferme a Fonte Cerreto, il punto di partenza della funivia del Gran Sasso, in attesa di favorevoli condizioni meteo per soccorrere due alpinisti riminesi intrappolati in un canalone. Le operazioni di soccorso erano iniziate dopo che gli alpinisti avevano richiesto aiuto, localizzandosi dopo essere scivolati verso la Valle dell’Inferno mentre scendevano dalla Direttissima del Corno Grande.
Tuttavia, il tempo è rapidamente peggiorato, ostacolando i soccorsi. I soccorritori hanno continuato a restare in attesa, interrompendo le operazioni per via delle condizioni climatiche avverse. Alla luce della situazione, i familiari degli alpinisti dispersi sono giunti in Abruzzo, segno dell’inquietudine che circonda la situazione.
Le condizioni meteo sul Gran Sasso sono state estremamente critiche, con raffiche di vento che hanno raggiunto i 100 km/h. Gli impianti di risalita di Campo Imperatore sono stati chiusi per il forte vento, che ha mantenuto temperature intorno ai -5°C e ha portato a precipitazioni temporalesche fino a 1500 metri di altitudine. Attorno alle 3 del mattino, la Bora ha ulteriormente abbassato la temperatura e ha iniziato a nevicare anche a bassi livelli, intorno ai 600 metri, provocando intensi fiocchi di neve anche nella città dell’Aquila.
Le squadre di soccorso rimangono sul posto, pronte a riprendere le operazioni non appena le condizioni climatiche miglioreranno. La situazione è critica e incerta, e l’attesa di un possibile miglioramento rende la situazione difficile per i soccorritori e le famiglie dei dispersi. I soccorsi dipendono strettamente dal meteo, e il supporto da terra è reso complesso dai forti venti e dalla neve che persistono nella zona. La comunità locale è in apprensione e spera in un esito positivo per il recupero degli alpinisti intrappolati.