Essere coscienti è un tema complesso che ha suscitato numerose domande, specialmente riguardo a cosa accade in stati vegetativi o semi-vegetativi. Anil Seth, un ricercatore di spicco nel campo della coscienza, cerca di rispondere a queste questioni. Professore di Neuroscienze cognitive e computazionali all’Università del Sussex, Seth è anche condirettore del Programma di ricerca sul cervello, mente e coscienza del Canadian Institute for Advanced Research. Ha una notevole attività di divulgazione scientifica, avendo scritto per pubblicazioni rinomate come The Guardian e Scientific American, e il suo TED talk del 2017 ha raggiunto 13 milioni di visualizzazioni.
Seth sostiene che la coscienza non è un fenomeno esclusivo degli esseri umani, ma è presente in molte altre specie, come polpi e leoni. Di conseguenza, individuare i confini di questa coscienza diffusa risulta difficile. Egli sottolinea che la coscienza è un fenomeno complesso e multifacetico, e che esistono gradi diversi di coscienza in base alla specie e alle circostanze.
Nei casi di stati vegetativi o semi-vegetativi, la questione della coscienza si complica ulteriormente. Research in neuroscienze ha dimostrato che alcune persone in queste condizioni possono avere risposte cerebrali e servire come indicatori che la coscienza è presente, anche se non in una forma facilmente accessibile o interpretabile. Ciò suggerisce che, anche in assenza di manifestazioni esplicite di coscienza, l’attività cerebrale può indicare un certo livello di esperienza interiore, nonostante le limitazioni fisiche.
Seth prosegue affermando che migliorando la nostra comprensione della coscienza, possiamo aprire la porta a considerazioni etiche più profonde riguardo al trattamento di pazienti con gradi variabili di coscienza e all’interazione con forme di vita diverse. Concludendo, il lavoro di Seth è fondamentale per approfondire il dibattito su cosa significhi essere coscienti, sia dal punto di vista scientifico che filosofico. La coscienza, dunque, emerge come un’opera collettiva dell’evoluzione biologica, richiedendo un ripensamento di argomenti tradizionali sulla superiorità umana e spalancando scenari etici tutte da esplorare.