Angela Merkel nelle sue memorie narra il suo percorso da giovane pioniera nella Germania comunista a leader del partito conservatore, guidando l’Europa nel XXI secolo. La sua trasformazione da allieva di Helmut Kohl, leader democristiano, a sua critico durante le Mani Pulite è stata un passo significativo, culminato nel sostituirlo e mandarlo in pensione. Merkel ha descritto come il suo stile di leadership sia influenzato dalla sua educazione nella Repubblica Democratica Tedesca (DDR), affermando che tali esperienze l’hanno resa resiliente e in grado di affrontare sfide politiche difficili.
Nata ad Amburgo nel 1954, Merkel si trasferì con la famiglia nel Brandeburgo, nella DDR, a soli tre mesi. Cresciuta a Templin, riflette sugli adattamenti necessari per navigare in un ambiente politico ostile. Le sue memorie, intitolate “Libertà” e pubblicate da Rizzoli, offrono dettagli sulla sua vita e sulle sue interazioni con figure di rilievo come Papa Francesco, Donald Trump e Vladimir Putin, nonché episodi significativi come un incontro con Silvio Berlusconi.
Merkel espone il suo ragionamento dietro le decisioni politiche critiche. Riguardo al vertice NATO di Bucarest del 2008, sottolinea il delicato equilibrio tra l’ingresso dell’Ucraina nella NATO e la sicurezza della stessa alleanza. Ricorda con particolare attenzione come l’assenza di un supporto forte da parte degli alleati abbia lasciato l’Ucraina vulnerabile all’aggressione russa. Merkel riflette sulla sua impotenza nel proteggere l’Ucraina e l’importanza del contesto storico e politico nel determinare l’adesione.
Il suo incontro con Trump nel 2017 è descritto come difficile, evidenziando le differenze di approccio tra i due leader. Merkel si sentiva profondamente legata ai fatti e alla logica, mentre Trump appariva maggiormente motivato da emozioni. Incontrando Papa Francesco, espresse preoccupazioni riguardo al futuro sotto la presidenza di Trump, dimostrando la sua visione lungimirante.
Infine, le memorie offrono spunti sul suo passato nella DDR, rivelando le complessità della vita sotto un regime autoritario. Merkel riflette sulla sua infanzia e sull’impatto della repressione politica, sottolineando l’importanza di avere una “bussola morale” in un contesto difficile. La sua esperienza di dissenso ha influenzato la sua capacità di affrontare sfide divisive nella politica tedesca contemporanea.