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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Angelo: Dalla Canoa Paralimpica alla Magia del Presepe

Ogni presepe racconta una storia, ma quelli di Angelo Gabriele Aiello, 46 anni, originario di Vico Equense, rappresentano un viaggio personale di redenzione e creatività. Nel 2010, un grave incidente sul lavoro lo ha reso paralizzato, aggravato da un’infezione che ha compromesso ulteriormente la sua condizione fisica e psicologica. Angelo racconta di come si sentisse intrappolato nel suo corpo e nella sua mente, perdendo la speranza di un futuro.

La sua vita ha preso una svolta durante un pellegrinaggio a Lourdes, dove un amico lo ha incoraggiato a perseguire la sua passione per la creazione di presepi. Da quel momento, Angelo ha dedicato ogni energia all’arte presepiale, vedendola come un mezzo per ricostruire la sua vita. Tra le sue opere spicca una barca-presepe, simbolo dell’amicizia con il medico Enzo Runca, scomparso prematuramente in un incidente. Questa creazione è tanto significativa da non essere mai messa in vendita, rappresentando un legame profondo tra i due.

La rinascita di Angelo non si limita all’arte; dopo l’incidente pesava 140 kg e i medici gli avevano dato pochi anni di vita. Tuttavia, grazie a un programma dell’INAIL e a una dieta rigorosa, è riuscito a perdere 60 kg in due anni. Inoltre, ha scoperto lo sport paralimpico, conquistando cinque titoli italiani di canoa. Angelo sottolinea che sport e arte gli hanno insegnato che i limiti sono solo nella nostra mente e che si possono superare passo dopo passo.

Oggi, espone i suoi presepi nei mercatini di Natale in Campania, da Salerno a Sorrento, e collabora con l’associazione Amami di Napoli, donando parte del ricavato per finanziare pellegrinaggi a Lourdes. La sua esperienza dimostra che i presepi non sono solo una tradizione, ma un modo per condividere un messaggio di resistenza e speranza. Il suo intento è di comunicare che non bisogna mai arrendersi, anche nei momenti più difficili, poiché ogni difficoltà può essere trasformata in un’opportunità di rinascita.

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