Secondo le forze dell’ordine turche, i due terroristi che hanno attaccato la sede della TUSAS, un’azienda aerospaziale turca, erano militanti del PKK curdo. L’azione, avvenuta martedì, ha provocato la morte di cinque persone e oltre 20 feriti. In risposta, l’aeronautica militare turca ha colpito obiettivi del PKK in Iraq e Siria, distruggendo più di 30 obiettivi durante l’offensiva aerea, come confermato dal ministero della Difesa. Le autorità hanno affermato di aver adottato misure per evitare danni ai civili.
L’attacco alla TUSAS è avvenuto poche ore dopo che i militanti curdi avevano detonati esplosivi e aperto il fuoco contro l’azienda. I due aggressori, un uomo e una donna, sono stati uccisi durante l’operazione. Il ministro dell’Interno, Ali Yerlikaya, ha dichiarato che l’attacco è attribuibile al PKK e ha ribadito la determinazione della Turchia a punire i responsabili. Nonostante gli sforzi per combattere il PKK, il gruppo continua a rappresentare una minaccia, con frequentazioni di attacchi anche da parte dell’ISIS e di estremisti di sinistra in passato.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato l’attacco, ricevendo condoglianze dal presidente russo Vladimir Putin e anche dagli Stati Uniti, che hanno espresso la loro ferma opposizione al terrorismo. La TUSAS, che produce velivoli civili e militari, è stata al centro delle operazioni di difesa turca contro i militanti curdi.
Il giorno prima dell’attacco, un politico turco di estrema destra aveva accennato alla possibilità di una libertà vigilata per Abdullah Ocalan, leader del PKK, se avesse rinunciato alla violenza. Questo contesto politico ha reso l’attacco ancora più significativo. Mediaticamente, si è diffusa la notizia che gli aggressori erano giunti all’ingresso del complesso TUSAS in taxi. Durante l’assalto, un ingegnere meccanico è stato identificato tra le vittime.
Il ministro dell’Interno ha precisato che le forze di sicurezza sono intervenute tempestivamente all’inizio dell’attacco, e che ci sono stati numerosi colpi di arma da fuoco durante il confronto. Le autorità hanno imposto un blackout temporaneo sulla copertura mediatica dell’evento. Il vicepresidente turco ha dichiarato che l’attacco mirava a sabotare il successo della Turchia nell’industria della difesa, mentre l’ambasciata irachena ha condannato l’azione, esprimendo solidarietà al popolo turco.