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mercoledì, 4 Dicembre, 2024
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Anticorpi monoclonali: una nuova frontiera nella riduzione del colesterolo LDL

Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in Italia, con 217.000 decessi annuali, di cui oltre 30.000 in Lombardia e 3.300 causati da infarto. Un paziente su cinque rischia un secondo evento cardiovascolare entro un anno dall’infarto. Il colesterolo LDL (C-LDL) è un fattore modificabile cruciale per prevenire recidive, ma l’80% dei pazienti non raggiunge i livelli raccomandati.

Lo studio italiano AT TARGET-IT, coordinato da Pasquale Perrone Filardi, ha analizzato 771 pazienti post-infarto in 22 centri, dimostrando l’efficacia dell’approccio “colpisci presto, colpisci forte”: un intervento intensivo subito dopo l’infarto con anticorpi monoclonali inibitori di PCSK9 ha ridotto il C-LDL fino al 70%. Inoltre, il 68% dei pazienti ha raggiunto l’obiettivo di C-LDL (55 mg/dL) già al primo controllo, offrendo una protezione efficace nella fase post-infarto.

Le linee guida europee suggeriscono di mantenere livelli di LDL inferiori a 55 mg/dL, e sotto i 40 mg/dL per chi ha più eventi cardiovascolari. Filardi sottolinea l’importanza di monitorare i pazienti a quattro settimane dall’inizio della terapia anti-lipidica per valutare l’efficacia del trattamento e, se necessario, ottimizzarlo.

Il registro AT TARGET-IT rivela una chiara correlazione: più basso è il livello di LDL, minore è il rischio di nuovi eventi cardiovascolari, con benefici evidenti già dopo 11 mesi. I pazienti con C-LDL a 55 mg/dL hanno mostrato una significativa riduzione del rischio rispetto a quelli con livelli superiori. La diminuzione del rischio è ulteriormente accentuata per chi ha LDL sotto i 43 mg/dL e massima per chi scende al di sotto dei 23 mg/dL.

I risultati confermano che abbassare intensivamente il C-LDL subito dopo un infarto è efficace e sicuro. L’Ambulatorio Dislipidemie di Cardiologia IV dell’ASST Niguarda ha partecipato allo studio con un protocollo che ha garantito un monitoraggio costante. 150 pazienti seguiti con controlli regolari hanno mostrato una riduzione del 65% del C-LDL e il 70% ha raggiunto i livelli target.

Tuttavia, l’aderenza alla terapia è cruciale. Solo il 45,9% dei pazienti ad alto rischio segue regolarmente terapie tradizionali, mentre con gli anticorpi monoclonali l’aderenza arriva al 98%.

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