20 Settembre 2024

Ariane 6: il razzo eco-sostenibile

1720381005195 Il razzo Ariane sulla rampa di lancio. Foto ESA Arianespace CNES

KOUROU (GUYANA FRANCESE) – Le missioni spaziali sono caratterizzate da un significativo consumo di propellente, che si traduce in un notevole impatto ambientale. Tuttavia, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sta adottando un approccio innovativo per ridurre l’inquinamento e il consumo energetico con il lanciatore Ariane 6, la cui prima missione avverrà a Kourou.

Uno dei principali passi avanti riguarda il trasporto delle componenti del razzo dall’Europa al Sud America, che avviene tramite la nave Canopée, il primo cargo ibrido. Questa imbarcazione è dotata di vele high-tech che, combinate con i motori, sfruttano la forza del vento per ridurre il consumo di carburante durante la traversata dell’Atlantico.

Inoltre, la rampa di lancio è equipaggiata con un sistema di riciclo dell’acqua, utilizzata per raffreddare le strutture e attenuare il rumore durante i lanci. Questo sistema è progettato per recuperare numerose tonnellate di acqua, che possono essere riutilizzate in successive operazioni, contribuendo a un uso più sostenibile delle risorse.

Nella costruzione della rampa è stata prestata particolare attenzione alla riduzione delle emissioni, prevedendo anche una localizzazione che minimizzi l’impatto sulle specie protette presenti nella zona. Un altro progetto significativo è rappresentato dal programma Hyguane, sviluppato in collaborazione con l’agenzia spaziale francese CNES. Questo progetto si concentra sulla produzione di idrogeno liquido e ossigeno, utilizzati come propellente per i due stadi di Ariane 6. L’obiettivo è di generare idrogeno attraverso l’energia solare utilizzando il processo di idrolisi dell’acqua, con stime che promettono una riduzione delle emissioni di CO2 fino a cinque volte.

Infine, per affrontare il problema dell’inquinamento orbitale, l’ultimo stadio di Ariane 6 è progettato con un motore che può riaccendersi fino a quattro volte. Dopo il rilascio del carico in orbita, questo motore permette un rientro controllato nell’atmosfera, riducendo il rischio di collisioni con satelliti o detriti spaziali. In questo modo, il progetto Ariane 6 non solo punta a risultati scientifici, ma anche a stabilire nuovi standard di sostenibilità nell’esplorazione spaziale.

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