20 Settembre 2024

Armi e Politica in Russia: L’Unione Europea Divisa tra Rosso e Bruno

parlamento europeo ansa compressed

La recente votazione all’Europarlamento ha messo in evidenza un’inaspettata alleanza tra la destra europea e il Partito Democratico (PD) italiano, spaccato in tre correnti. La risoluzione approvata giovedì ha consentito l’uso delle armi europee fornite all’Ucraina anche contro la Russia, con un voto non vincolante che ha visto 425 favorevoli, 131 contrari e 63 astenuti. La proposta, sostenuta da tre famiglie politiche—Popolari, Socialisti e Liberali—ha ottenuto l’approvazione di un articolo che chiede ai membri dell’UE di revocare le restrizioni sull’uso delle armi.

Tuttavia, la delegazione italiana si è presentata divisa, con Fratelli d’Italia (Fdl) e Forza Italia che hanno votato a favore, mentre la Lega, il Movimento Cinque Stelle (M5S) e Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) hanno votato contro. Il PD ha scelto di allinearsi con la maggioranza, sebbene due membri si siano astenuti, sollevando ulteriori polemiche interne.

Tra le figure chiave nel dibattito ci sono tre donne: Pina Picierno, Elisabetta Gualmini e Lucia Annunziata. Picierno, vicepresidente del Parlamento, ha disatteso le istruzioni del suo leader, Elly Schlein, votando a favore come promesso. Gualmini ha fatto lo stesso, confermando la sua posizione. Annunziata, inizialmente astenuta, ha successivamente votato in linea con il PD, dimostrando confusione. Anche l’ex sindaco Giorgio Gori si è espresso contro la risoluzione, annunciando di aver votato per la revoca anche se assente.

La situazione evidenzia una discordanza nella posizione del PD sulla politica estera, con la predominanza di voci pacifiste che si oppongono alla linea del Partito Socialista Europeo (PSE). C’è una crescente richiesta di coerenza all’interno del partito e la domanda resta se Elly Schlein riuscirà a riunire le diverse correnti e a mantenere una linea chiara.

In conclusione, la votazione ha creato tensioni interne nel PD e ha rivelato l’inaspettata compatibilità tra forze politiche europee, segnando un momento significativo nella politica estera e nelle dinamiche interne del partito.

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