Cinque ultras, di cui tre della tifoseria organizzata del Genoa e due della Samp, sono stati arrestati in flagranza differita a seguito degli scontri avvenuti durante il Derby di Coppa Italia, disputato mercoledì sera. Gli arresti sono stati effettuati dal personale della Digos. Tra gli arrestati ci sono un tifoso di 20 anni, uno di 26 e uno di 61 per il Genoa, e due per la Samp, di 29 e 23 anni. Durante le operazioni di perquisizione effettuate a livello domestico nel capoluogo, sono stati sequestrati diversi materiali considerati utili per la prosecuzione delle indagini.
I reati contestati agli ultras includono vari capi d’accusa: dalla rissa alla resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, violazione del divieto di travisamento durante manifestazioni pubbliche, possesso di materiale pirotecnico durante eventi sportivi, oltre a possesso ingiustificato di armi o oggetti atti a offendere. Sono in corso ulteriori indagini da parte della polizia giudiziaria per approfondire la situazione e individuare eventuali complici.
L’episodio ha suscitato una forte preoccupazione per la sicurezza durante gli eventi sportivi, evidenziando i rischi legati a comportamenti violenti tra i gruppi di tifosi. La Digos sta lavorando per identificare e punire i responsabili, al fine di prevenire futuri scontri che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza pubblica e l’incolumità dei tifosi e degli spettatori.
L’escalation di violenza nei derby calcistici, tradizionalmente accesi e competitivi, rappresenta una problematica costante per le forze dell’ordine, che devono adoperarsi per garantire che le manifestazioni sportive si svolgano in un clima di correttezza e rispettoso delle regole. È fondamentale che gli organi competenti continuino a monitorare la situazione e a prendere misure adeguate per prevenire la violenza e alimentare un ambiente sportivo sano. La serie di arresti e i sequestri effettuati mostrano un impegno rispetto alla lotta contro la violenza tra i tifosi e alla salvaguardia della sicurezza pubblica.