È stato arrestato dalla polizia di Stato Olinto Bonalumi, un latitante di 64 anni, che era in fuga dal 2021 ed era stato inserito nel 2022 nell’elenco dei ricercati più pericolosi del ministero dell’Interno. Bonalumi deve scontare una pena di 13 anni, 4 mesi e 11 giorni di reclusione, emessa dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Ancona, per vari crimini tra cui concussione, accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione fraudolenta di conversazioni, furto e rapina.
Le indagini che hanno portato alla sua cattura sono state coordinate dalla Procura distrettuale di Bari. Bonalumi ha alle spalle un curriculum criminale significativo, essendo stato coinvolto in gravi reati contro il patrimonio, tra cui diversi furti presso caveau di istituti di vigilanza. È anche noto per i suoi legami con le organizzazioni mafiose foggiane, in particolare con la ‘Società foggiana’.
Il latitante è stato rintracciato e arrestato a Roma, precisamente in viale Europa, nella zona dell’Eur, dove le ricerche si erano concentrate nei giorni precedenti. L’operazione è stata condotta dagli agenti della Sisco di Bari e della Squadra Mobile di Foggia, con il supporto operativo dello Sco e della Sisco della Squadra Mobile di Roma. L’arresto di Bonalumi segna un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata e i reati aggravati, contribuendo alla sicurezza della comunità e al contrasto delle organizzazioni mafiose attive sul territorio.
Bonalumi era uno dei latitanti più ricercati, il che sottolinea la serietà dei crimini commessi e l’importanza di catturarlo per l’amministrazione della giustizia. La sua cattura è il risultato di un lavoro investigativo dettagliato e coordinato tra diverse forze di polizia, evidenziando l’efficacia della collaborazione interforze nella lotta alla criminalità. L’operazione ha messo in luce anche l’intensificazione delle attività di monitoraggio e prevenzione contro i reati informatici e le frodi, che sono diventati sempre più preoccupanti negli ultimi anni.
