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Assalto a Capitol Hill: Processi in Attesa e la Possibile Grazia di Trump

Nel contesto degli eventi disordinati accaduti al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021, due giudici federali, Carl Nichols e Rudolph Contreras, hanno deciso di rinviare alcuni processi contro gli imputati. Questa scelta si basa sulla possibilità che, con l’imminente insediamento di Trump come presidente eletto, alcuni procedimenti possano diventare superflui, considerando che Trump ha manifestato l’intenzione di concedere grazie a chi era coinvolto nell’assalto. Nonostante l’opposizione del Dipartimento di Giustizia, i giudici hanno accettato la richiesta di rinvio per evitare di utilizzare giurati e risorse su processi che rischiano di essere annullati a breve. La decisione rappresenta un’eccezione, poiché è la prima volta che viene accettata una richiesta del genere. Contreras ha affermato che esiste una “reale possibilità” che Trump possa rilasciare grazie, giustificando il rinvio.

Tuttavia, Donald Trump non è immune da procedimenti legali riguardanti gli eventi del 6 gennaio 2021. Attualmente, è coinvolto in un caso relativo alle sue responsabilità nell’incitamento alla violenza e ai disordini di Washington durante l’insediamento di Joe Biden. Il giudice incaricato di questo caso ha già sospeso le udienze, poiché ci sono sospetti che le accuse possano cadere a causa di argomentazioni legali potenzialmente valide. La protezione legale di Trump deriva anche da una sentenza della Corte Suprema, che ha stabilito che il presidente gode di immunità legale durante il mandato, escludendolo da procedimenti legali diretti.

Mentre si susseguono le controversie legali, molte persone coinvolte negli eventi del 6 gennaio sono già state condannate per il loro ruolo nell’assalto al Campidoglio, con oltre 700 condanne fino all’inizio del 2024, molte per crimini di violenza, distruzione di proprietà e ingresso illegale nell’edificio del Congresso. Tra le condanne più severe vi è quella di Harry Tarrio, leader dei “Proud Boys”, che ha ricevuto una pena di 22 anni. Altri, come Jacob Chansley, noto come “lo sciamano”, hanno ricevuto pene più leggere, come i 41 mesi nel suo caso. Dopo aver scontato parte della pena, Chansley è già tornato in libertà, diventando un simbolo degli eventi del 6 gennaio.

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