L’assegno unico per le famiglie italiane subirà un’importante maggiorazione a partire da settembre, come annunciato dall’INPS. È essenziale che le famiglie soddisfino determinati requisiti e presentino una richiesta attraverso il portale dell’INPS per beneficiare di questi aumenti. Recenti polemiche hanno coinvolto l’assegno unico, scaturite da rumor riguardanti possibili modifiche o tagli, con discussioni riguardanti la revisione da parte del Governo, che potrebbe portare a un aumento per le famiglie con un ISEE superiore a 45.000 euro o per quelle che non dichiarano l’ISEE.
La nuova maggiorazione è destinata a tutte le famiglie per ogni figlio oltre il secondo, con un surplus iniziale di 96,90 euro per gli ISEE fino a 17.090,61 euro. Questa cifra scende progressivamente fino a un minimo di 17,10 euro mensili per gli ISEE di 45.574,96 euro. Ulteriori aumenti riguardano i figli con disabilità, fino al compimento del ventunesimo anno. A seconda della gravità della disabilità, le maggiorazioni variano da 119,60 euro per non autosufficienza a 91,20 euro per disabili maggiorenni.
Le maggiorazioni possono anche dipendere dalla situazione lavorativa dei genitori. Se la madre ha meno di 21 anni, si aggiungono 21,60 euro per ogni figlio. Inoltre, se entrambi i genitori hanno redditi da lavoro, l’importo aumenta a 32,40 euro mensili per ciascun figlio minore, con variazioni in base all’ISEE.
Per il 2024, l’INPS prevede una maggiorazione automatica per i genitori vedovi, pari a 30 euro mensili, che diventano 60 per due figli e 90 per tre, sempre con un ISEE non superiore a 15.000 euro. Anche in questo caso, l’importo si riduce gradualmente fino a sparire per famiglie con ISEE superiori a 40.000 euro. L’INPS ha recentemente chiarito i requisiti da soddisfare per accedere a queste maggiorazioni, incluso che il decesso del genitore avvenga all’interno di un quinquennio precedente alla domanda e che il genitore superstite sia lavoratore al momento della richiesta.