Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si è scusato con Tony Effe per non aver considerato le implicazioni della sua presenza al concerto di Capodanno al Circo Massimo, spiegando che la scelta era stata influenzata dalle valutazioni organizzative riguardanti l’attrattività degli artisti. Tuttavia, poiché il concerto ha l’obiettivo di unire e non di creare polemiche, si è deciso di escludere il trapper romano a causa delle polemiche suscitate dai suoi testi violenti e sessisti. Gualtieri ha affermato che l’amministrazione non vuole censurare nessuno e ha augurato a Tony Effe di esibirsi liberamente in altri eventi.
L’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, ha sostenuto che i testi di Tony Effe presentano elementi di sessismo e misoginia, il che giustificherebbe la sua esclusione dal concertone di Capodanno poiché riflette le politiche del Comune di Roma contro il maltrattamento delle donne. Secondo Boldrini, l’amministrazione pubblica deve considerare attentamente gli artisti invitati, per preservare i diritti e la dignità femminile. Riguardo alla possibilità che Tony Effe partecipi al Festival di Sanremo, Boldrini ha espresso la sua preoccupazione, affermando che, dato il contesto pubblico e l’impegno della Rai per la parità, ci dovrebbe essere coerenza nelle scelte.
Carlo Conti, conduttore della 75esima edizione di Sanremo, ha commentato la situazione, affermando di essere fiducioso che Tony Effe e Fedez, i quali hanno avuto di recente uno scambio di opinioni acceso sui social, “canteranno e basta”. Ha descritto i due artisti come “ragazzi intelligentissimi” e ha detto che le tensioni fanno parte del “colore e calore” dell’evento. Alessandro Cattelan, che condurrà il dopofestival, ha invece espresso il desiderio che ci siano eventi significativi che possano fornire spunti per la sua trasmissione.
In sintesi, la decisione di escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno è stata motivata dalla necessità di rispettare le sensibilità pubbliche riguardo ai suoi testi, mentre la sua presenza a Sanremo resta un tema controverso che solleva interrogativi sulla responsabilità artistica e sociale in contesti pubblici.