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martedì, Ottobre 15, 2024
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Aumenta l’imprenditorialità in Italia: +15.200 nuove attività nel terzo trimestre

L’estate 2024 ha portato alcuni segnali di fiducia per il sistema imprenditoriale italiano, evidenziando però anche diverse ombre. I settori dei servizi professionali e del turismo hanno mostrato una crescita significativa, mentre commercio e manifattura, con l’artigianato, continuano a sperimentare difficoltà. Nella fase compresa tra luglio e settembre, il Registro delle imprese delle Camere di Commercio ha registrato un saldo attivo di 15.227 attività economiche, con 62.599 nuove iscrizioni e 47.372 cessazioni. L’artigianato ha contribuito positivamente al saldo generale con 1.153 unità, grazie a 16.459 nuove imprese e 15.306 cessazioni.

Nonostante il saldo positivo, la situazione evidenzia una vitalità contenuta del sistema imprenditoriale, con risultati inferiori alla media degli ultimi dieci anni. Il tasso di crescita nazionale si attesta allo 0,26%, sostanzialmente stabile rispetto al 2023, mentre quello delle imprese artigiane segna un rallentamento a +0,09%. Dal punto di vista territoriale, il terzo trimestre 2024 ha mostrato una crescita in tutte le regioni, con la Lombardia in testa grazie a 3.322 nuove imprese e un tasso di crescita dello 0,35%. Milano e Roma mantengono performance positive di 0,46% e 0,44%. Le province di Rieti, Latina e Frosinone si distinguono per i tassi di crescita più elevati.

Il settore delle costruzioni, con un saldo di +3.841 imprese, si conferma il più forte, seguito da attività professionali, servizi alle imprese e turismo, i quali sostengono la crescita imprenditoriale. Il comparto dell’alloggio e ristorazione, incentivato dalla stagione estiva, ha registrato +3.000 unità. Al contrario, commercio e manifattura si trovano quasi a zero.

In termini di forme giuridiche, l’impresa individuale resta la più comune tra i nuovi imprenditori, con 36.000 iscrizioni, ma il suo contributo al saldo totale è modestamente incrementato (+0,08%). Le società di capitali sono sempre più favorite, registrando un saldo positivo di 13.752 unità (+0,72%). Continuano invece a calare le società di persone, con un saldo negativo di -1.179 unità. Per quanto riguarda le imprese artigiane, il saldo positivo di poco oltre 1.000 unità rappresenta il valore più basso degli ultimi cinque anni, con un tasso di crescita di solo 0,09%.

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